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L'EVENTO
02 Dicembre 2025 - 13:15
Roma è stata la cornice dell’evento che ha segnato un passo importante nella promozione di una nuova cultura sociale. L’Associazione Nazionale EmpaticaMente ha presentato la sua prima edizione del “Premio all’Empatia e alla Gentilezza”, un riconoscimento rivolto a chi, attraverso gesti concreti, sostiene valori fondamentali come ascolto, rispetto, solidarietà e sensibilità reciproca nei diversi ambiti della vita pubblica e civile.
La cerimonia si è svolta al Teatro dè Servi, con una serata ricca di testimonianze, ospiti d’eccezione e momenti di riflessione dedicati all’importanza dell’attenzione verso l’altro come leva di un reale cambiamento sociale.
Ad aprire la serata sono state le parole di Alessandro Cardente, presidente dell’Associazione EmpaticaMente, che ha sottolineato il valore profondo di questo premio: “Il Premio Empaticamente nasce dall’idea che gentilezza ed empatia non siano qualità accessorie o virtù soggettive. In un tempo in cui dominano velocità, conflitto e polarizzazione, abbiamo bisogno di celebrare chi sceglie di costruire ponti invece di alzare muri”.
Cardente ha spiegato che la gentilezza è “coraggio”, non debolezza, e l’empatia “una responsabilità sociale”, non un semplice piacere emotivo. La cerimonia, ha proseguito, “è un invito collettivo a ripensare il modo in cui ci relazioniamo: nelle famiglie, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle istituzioni.” Ogni piccolo gesto, fatto con coerenza e consapevolezza, può costruire comunità più umane e giuste.
La serata è stata condotta dalla giornalista RAI Antonella Gurrieri e dal presidente Cardente, mentre la madrina è stata la conduttrice televisiva Eleonora Daniele.

Il cuore della serata è stata la premiazione di figure che incarnano concretamente i valori di empatia e gentilezza. Tra i premiati:
Don Antonio Coluccia, riconosciuto per il suo instancabile impegno nella lotta contro la criminalità organizzata e la difesa della dignità umana, definito “un faro di speranza”;
Luigi Bisignani, giornalista e autore del libro “Il miracolo dell’ippoterapia”, che ha raccontato la forza curativa del legame uomo-animale;
Luogotenente Emiliano Moscatello, per il suo lavoro umanitario in missioni complesse, tra cui il ponte per i bambini palestinesi;
Antonella Gurrieri, giornalista RAI impegnata nella narrazione contro la violenza di genere e nella promozione di un’alleanza tra uomini e donne;
Caterina Salvadori e Vera Munzi, registe di “ANEMOS”, premiate per aver raccontato un legame empatico simbolico;
Alessandra Cuevas, figlia di Teresa Buonocore, simbolo di coraggio e impegno nella lotta a favore della legalità dopo la tragica perdita della madre;
Nadia Carlotto, giovane studentessa di 16 anni, esempio di sensibilità e maturità per la sua generazione;
Dott. Antonio Rizzo, medico impegnato in Sicilia nel contrasto alla violenza di genere attraverso una rete integrata tra sanità, forze dell’ordine e servizi sociali;
Palestra Body Team – Sezione Boxe, un presidio sociale che aiuta i giovani a uscire dalla strada promuovendo disciplina, cultura e accoglienza.
L’evento ha visto la partecipazione di personalità provenienti da vari settori italiani: dalla politica all’informazione, dal mondo dello spettacolo alla società civile. Tra gli ospiti, si sono distinti l’onorevole Maurizio Gasparri, i giornalisti Lilli Garrone e Luigi Bisignani, Don Antonio Coluccia e la Contessa Luciana Marcellini Hercolani-Gaddi. Tante anche le presenze dal cinema e dalla televisione: Franca Gonella, Pamela Prati, Matilde Brandi e Milena Miconi hanno animato la serata con la loro partecipazione.
A impreziosire l’atmosfera, una parentesi musicale con l’anteprima del tour teatrale “My Ten Ladies” della cantante Francesca Silvi, che ha emozionato il pubblico con la sua performance.
Tra gli sponsor, Gremio Farma Srl ha sostenuto con entusiasmo questo progetto, riconoscendo il valore sociale e culturale del premio.

La serata è stata aperta dalla proiezione di “ANEMOS”, il cortometraggio di Caterina Salvatori e Vera Munzi, vincitore al Women for Women di Venezia. L’opera affronta il tema della violenza di genere attraverso il rapporto empatico tra una donna e un cavallo, simbolo di rinascita e liberazione. Un potente esempio di come arte e impegno civile possano dialogare per sensibilizzare l’opinione pubblica su temi cruciali.
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