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16 Dicembre 2025 - 19:30
Da ieri, 15 dicembre 2025, diversi clienti Vodafone Italia si sono trovati improvvisamente senza il proprio numero di telefono: le SIM prepagate sono state disattivate e non potranno più essere riattivate. La decisione non è frutto di un errore o di un problema tecnico, ma fa parte di un piano già annunciato dall’operatore, che nei prossimi mesi si fonderà con Fastweb e sta aggiornando la sua infrastruttura tecnologica.
Già a settembre, Vodafone aveva informato gli utenti interessati tramite SMS, spiegando che:
"A seguito dell’ammodernamento dei sistemi, a partire dal 15 dicembre 2025 alcuni servizi di rete mobile in modalità prepagata non saranno più disponibili."
Chi non ha seguito le istruzioni fornite dall’operatore ha perso definitivamente il numero. La causa principale è di natura tecnica: le SIM coinvolte erano ancora gestite da piattaforme obsolete, incompatibili con NEXT, il nuovo sistema su cui Vodafone sta migraando i propri servizi in vista della fusione con Fastweb. L’intervento ha riguardato esclusivamente le SIM prepagate e alcune offerte voce ricaricabili o schede per rete fissa basate su SIM mobile.
Per evitare la perdita del numero, Vodafone aveva indicato due possibili soluzioni:
Portabilità verso un altro operatore entro il 15 dicembre 2025, con l’obiettivo di salvare il numero.
Migrazione alla piattaforma NEXT, attivabile nei negozi a partire dal 18 novembre, che permetteva di restare con Vodafone e, in alcuni casi, mantenere il numero originale.
Chi ha scelto di passare a NEXT ha avuto diritto al rimborso dei costi di attivazione e della prima mensilità entro 30 giorni. Già dal 30 ottobre, inoltre, alcuni servizi a pagamento legati al credito residuo, come il Mobile Ticketing, erano stati sospesi per le linee destinate alla dismissione, come passaggio preparatorio alla chiusura definitiva.
La mossa di Vodafone è un passo necessario nel processo di aggiornamento tecnologico dell’azienda e nel percorso verso la completa integrazione con Fastweb, anche se ha creato disagi per chi non ha seguito le comunicazioni preventive.
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