Samira Lui a cuore aperto:
«Amore e nozze, dico tutto»

Gli impegni di certo non le mancano, perché la donna dell’anno nel mondo dello spettacolo italiano è decisamente lei. Samira Lui si gode il momento di gloria, sta seminando per il futuro anche se non andrà a Sanremo e mette fine a tutte le voci: almeno nei prossimi mesi le nozze con il fidanzato, Luigi Punzo, non sono in programma. Intendiamoci, non ha cambiato idea ed è così da sei anni, quando si sono conosciuti a Formentera. La convivenza a Milano funziona alla grande e per adesso va bene così. «Ho avuto la possibilità di incontrare l’amore - ha raccontato a “Chi” - e capire che cos’è veramente con lui. Parlo di un amore maturo, cresciuto poco alla volta. Prima sono arrivati la simpatia, la stima, il rispetto. Ho apprezzato quello mi faceva stare bene di lui, come il fatto di poter tornare a casa e trovare una persona che ti strappa un sorriso. Poi, arriva il momento in cui capisci che non è amicizia, che provi emozioni diverse, e ti accorgi di esserti innamorata».

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Anche prima di lui ha avuto una vita, ma era sempre sotto il controllo di sua madre che non voleva altri uomini a girare per casa. «Nessun ragazzo si è mai fermato a dormire da me». Con Luigi è cambiato tutto anche se nessuno dei due ha fretta: «Prima voglio avere una casa, un lavoro stabile, poi penserò al matrimonio e ai figli. Sono abbastanza precisa, mi piace programmare, anche se poi, nella vita, bisogna accogliere quello che viene quando succede».

Il fidanzato le ha anche fatto cambiare idea sugli uomini, perché suo padre le aveva abbandonate prima che lei nascesse: «Quando sono andata a scuola, ciascuno aveva la propria famiglia e ogni famiglia era diversa. Non ho dovuto giustificare la mancanza di un padre perché avevo la felicità di una famiglia molto presente, con una mamma che sopperiva veramente a tutto. Poi ho avuto altre figure maschili importanti e solide, come mio nonno, mio zio e mio cugino». Ma ammette che nulla è stato facile: «Sono cresciuta non avendo quasi niente. Non ho mai conosciuto i soldi ma solo la necessità di averli per vivere».