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L'avvistamento

Brillie, l’edredone dagli occhiali che ha conquistato l’Europa, ora è in cura

L’esemplare rarissimo, arrivato dall’Artico, ha trasformato le coste olandesi in meta di birdwatcher e fotografi naturalisti

Brillie, l’edredone dagli occhiali che ha conquistato l’Europa, ora è in cura

Per settimane ha catalizzato l’attenzione degli appassionati di fauna europea. Un’esemplare rarissimo di anatra marina, giunto dalle regioni dell’Artico, ha trasformato le coste olandesi in una vera e propria calamita per ornitologi, birdwatcher e fotografi naturalisti. Nelle ultime ore, però, la vicenda di questo ospite straordinario ha preso una svolta preoccupante: l’esemplare è stato soccorso e portato in un centro specializzato, dopo essere stato trovato in condizioni critiche.

Protagonista della vicenda è un edredone dagli occhiali (Somateria fischeri), specie praticamente sconosciuta alle latitudini europee. L’uccello si trovava al largo dell’isola di Texel, nel Mare del Nord, dove era tornato anche quest’anno per svernare. Era, infatti, il secondo inverno consecutivo che lo stesso individuo veniva osservato nella zona, un fatto già eccezionale per una specie che normalmente vive e si sposta esclusivamente tra l’Artico e il Mar di Bering.

Negli ultimi giorni, però, qualcosa ha iniziato a preoccupare chi lo seguiva da tempo. L’edredone mostrava comportamenti anomali: trascorreva molto tempo fermo sugli scogli, appariva apatico e il suo piumaggio era visibilmente rovinato. Il segnale più allarmante, secondo gli esperti, era la mancata conclusione della muta, il processo di ricambio delle penne che negli uccelli avviene in periodi ben precisi dell’anno. Un’anomalia che ha spinto gli specialisti del centro Ecomare a intervenire.

L’animale, soprannominato “Brillie” dal nome olandese della specie (brileider), è diventato famoso in tutta Europa nel gennaio 2025, quando è comparso per la prima volta davanti alle coste olandesi. La notizia si è diffusa rapidamente sui forum e sui social dedicati al birdwatching, dando origine a quello che in gergo viene chiamato un twitch: decine, poi centinaia di appassionati hanno viaggiato da tutta Europa per osservare un uccello considerato fino ad allora quasi irraggiungibile.

L’edredone dagli occhiali ha, infatti, una distribuzione estremamente limitata. Nidifica solo nelle regioni artiche dell’Alaska e della Russia orientale e trascorre l’inverno nel Mar di Bering, tra Russia e Stati Uniti. Per decenni persino i luoghi esatti di svernamento sono rimasti un mistero per gli ornitologi. Oggi sappiamo che maschi e femmine si spostano in aree riparate dell’Artico e dei mari dei Čukči e di Bering per completare la muta prima dell’inverno.

I maschi adulti sono facilmente riconoscibili per le grandi macchie bianche e tonde attorno agli occhi, i caratteristici “occhiali” da cui deriva il nome comune. Le femmine, di colore marrone, presentano un disegno molto più discreto, tipico del forte dimorfismo sessuale che caratterizza molte specie di anatre. La popolazione mondiale è stimata intorno ai 250 mila individui, ma è in calo, rendendo questa specie ancora più ambita e fragile.

Prima di Brillie, gli avvistamenti nel Paleartico occidentale erano rarissimi e sempre avvenuti molto più a nord: tre segnalazioni nel Finnmark, in Norvegia, a partire dal 1933, e due alle isole Svalbard, l’ultima nel 2012. In totale, appena dieci individui coinvolti in quasi un secolo. La presenza nei Paesi Bassi rappresenta quindi un evento senza precedenti.

Texel, già considerata una delle capitali europee del birdwatching, ha confermato così la sua fama. L’isola è nota per ospitare specie rarissime e per essere teatro di migrazioni spettacolari, come dimostrano recenti avvistamenti di gabbiano di Ross, dendroica striata e persino di pavoncella indiana.

Le condizioni dell’edredone, tuttavia, sono peggiorate rapidamente. Le foto scattate a fine dicembre mostravano l’uccello accovacciato nell’erba, con gli occhi chiusi e un aspetto sofferente. Una volta recuperato e trasferito al centro Ecomare, è risultato evidentemente sottopeso. Le cause del suo stato di salute non sono ancora chiare: una muta ritardata in un’anatra marina adulta è rara e può indicare problemi seri, come malattie o squilibri ormonali. Inoltre, un piumaggio danneggiato compromette l’impermeabilità delle penne, fondamentale per la sopravvivenza in mare, soprattutto in pieno inverno.

Ora Brillie è al sicuro e affidato alle cure dei veterinari, che aggiornano regolarmente il pubblico sui progressi attraverso i social. Resta da capire se riuscirà a riprendersi completamente e se potrà, un giorno, tornare in mare aperto.

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