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31 Dicembre 2025 - 17:40
Mancano poche ore alla fine dell’anno, e molti si preparano a salutare i dodici mesi trascorsi e ad aprire un nuovo capitolo della propria vita. Le celebrazioni di Capodanno non sono solo un’occasione per feste e brindisi, ma anche un momento ricco di simboli e rituali, pensati per portare fortuna, prosperità e serenità. Dai piatti lanciati in Danimarca ai rintocchi dei templi giapponesi, scopriamo insieme alcune delle usanze più curiose e affascinanti del mondo.
Il Capodanno è una festa dalle radici antiche: si pensa che già i Babilonesi celebrassero l’inizio del nuovo ciclo. La data del 1° gennaio fu stabilita con Giulio Cesare, in onore di Giano, il dio dei nuovi inizi. Oggi, oltre a vestiti scintillanti e brindisi con lo spumante, la ricorrenza conserva il suo valore simbolico legato al rinnovamento, alla purificazione e alla speranza. Molte tradizioni si collegano a cicli naturali, come il solstizio d’inverno in Grecia o l’inondazione del Nilo per gli Egizi, entrambi simboli di rinascita.
In Italia il Capodanno è spesso celebrato a tavola, dove ogni piatto ha un significato portafortuna. Le lenticchie rappresentano ricchezza e abbondanza, spesso accompagnate da cotechino o zampone. L’uva e il melograno simboleggiano longevità: i dodici chicchi consumati a mezzanotte corrispondono ai mesi dell’anno.
Anche l’abbigliamento ha un ruolo importante. L’intimo rosso promette protezione e fertilità, mentre bianco, verde e rosa sono collegati rispettivamente a pace, salute e amore. Alcune tradizioni prevedono di indossare qualcosa di vecchio e qualcosa di nuovo, mentre a Napoli si lancia dalla finestra ciò che si vuole lasciare alle spalle. Infine, i fuochi d’artificio, oggi protagonisti dei festeggiamenti, nascono come gesto per allontanare gli spiriti maligni.
Le celebrazioni internazionali offrono spunti originali e divertenti:
Spagna: Allo scoccare della mezzanotte si consumano dodici chicchi d’uva, uno per ciascun rintocco, in un gioco di destrezza e fortuna.
Danimarca: Si lanciano vecchi piatti contro le porte di amici e vicini per simboleggiare amicizia e buona sorte.
Grecia: Si rompe un melograno davanti alla porta di casa, spargendo i semi per attrarre ricchezza e prosperità.
Giappone: I templi buddisti fanno suonare le campane 108 volte per purificare l’anima dai desideri terreni.
Brasile: Si indossano abiti bianchi e si saltano sette onde in mare, esprimendo un desiderio per ciascuna.
Colombia: Si cammina con una valigia vuota per propiziare viaggi e avventure nel nuovo anno.
Cile: Si visitano i cimiteri per salutare i defunti e accogliere simbolicamente il nuovo anno.
Filippine: Tutto deve avere forma rotonda – cibi, abiti e monete – per garantire abbondanza e prosperità.
Il Capodanno, dunque, non è solo una festa mondana, ma un’occasione universale per riflettere, fare propositi e aprirsi a nuove opportunità. Dalle tavole italiane alle spiagge brasiliane, dai templi giapponesi alle strade spagnole, ogni tradizione porta con sé un messaggio di rinnovamento e speranza, unendo il passato al futuro in un unico grande rituale collettivo.
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