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STORIA & MEMORIA
10 Aprile 2025 - 18:15
“Mi ricordo quel 25 aprile…”: le storie vere della Liberazione in un film degli studenti
«Mi ricordo quel 25 aprile…» non è solo un titolo evocativo. È anche l’inizio di un racconto che vale la pena ascoltare. Perché a ottant’anni dalla fine della guerra, quelle parole hanno ancora qualcosa da dire, soprattutto ai più giovani. Venerdì 11 aprile alle ore 18, al Polo del ‘900 di Torino, verrà proiettato "Ragazzi e ragazze: le domande di oggi, le memorie di ieri", un mediometraggio di 40 minuti nato dall’incontro tra studenti e testimoni della Resistenza.
L’iniziativa è promossa da Città di Torino, Città metropolitana di Torino e Museo Diffuso della Resistenza, con il sostegno della Fondazione CRT, e si inserisce nel programma di celebrazioni per l’ottantesimo anniversario della Liberazione. Il progetto ha coinvolto due scuole torinesi – l’IIS "Albe Steiner" e l’ICS "Niccolò Tommaseo" – con la supervisione di Sottodiciotto Film Festival & Campus, realtà da anni attiva nel lavoro educativo con i ragazzi.
Il cuore del progetto sono le interviste: nove uomini e donne che erano bambini o adolescenti durante gli anni di guerra hanno aperto i loro ricordi alle domande di sette giovani intervistatori, con cui hanno condiviso paure, sacrifici, speranze. Sono storie che parlano di fame, bombardamenti, fughe e silenzi. Ma anche di incontri, gesti di coraggio, scelte difficili. Frammenti di vita che, messi insieme, raccontano un pezzo di storia del nostro Paese.
Il film non è un documentario tradizionale. Non ci sono voci fuori campo né filtri narrativi. Solo ragazzi e anziani che si parlano, spesso inquadrati insieme, nello stesso fotogramma. A volte si cercano con lo sguardo, a volte si sorridono. In sottofondo, una musica discreta e qualche silenzio che vale più di molte parole. Il montaggio è di Enrico Giovannone, le musiche originali di Paolo Dellapiana, la regia di Andrea Parena, con il coordinamento di Enrico Verra.
«Abbiamo cercato di lasciare spazio alla spontaneità», raccontano i curatori del progetto. E si vede. I ragazzi non leggono domande preconfezionate, ma ascoltano davvero. I testimoni, dal canto loro, si affidano con naturalezza, raccontando con una semplicità che spesso commuove. Sono Alba Bagnasco, Giorgio Bianchi, Carmela D’Arcano, Alina Guglielmino, Aristea Maggioni, Andreina Morino, Piero Padovani, Massimo Salvadori e Umberto Sartori, selezionati grazie anche alla collaborazione con ANPI Torino e con la “banca della memoria” promossa nei mesi scorsi.
Per le assessore alla Cultura e alle Politiche educative della Città di Torino, questo film è prima di tutto un ponte tra generazioni: un modo per coinvolgere attivamente i più giovani nella trasmissione della memoria, usando uno strumento – il video – che parla il loro linguaggio. E che riesce, meglio di altri, a restituire la forza di un volto, di una voce, di un’emozione.
«La memoria è una catena, e ogni generazione è un anello», ricorda Daniele Jalla, presidente del Museo Diffuso della Resistenza. «Se un anello si spezza, il legame si perde». Non è solo una questione di passato: quei ricordi hanno ancora molto da insegnare a chi oggi cresce in un mondo incerto e pieno di domande.
L'ingresso è gratuito e aperto a tutti fino a esaurimento posti. Un’occasione per ascoltare, riflettere e, forse, rivedere con occhi nuovi il significato del 25 aprile. Non come data da calendario, ma come memoria viva, che continua a parlare.
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