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Sanità

Overbooking nelle agende mediche: un rischio per la qualità delle cure

L’Ordine dei Medici di Torino avverte: sovraccaricare le visite compromette l'efficacia dell’assistenza sanitaria

Overbooking nelle agende mediche: un rischio per la qualità delle cure

L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Torino lancia un forte segnale di allarme: l’abitudine diffusa di sovraccaricare le agende cliniche, senza aumentare il tempo disponibile per ogni paziente, può diventare un pericoloso ostacolo alla qualità e alla sicurezza delle cure.

"La qualità dell’intervento medico" – sottolineano con forza i rappresentanti dell’Ordine – deve restare il fondamento su cui si regge l’intero sistema sanitario. Offrire cure efficaci, personalizzate e puntuali richiede tempo, attenzione e un ascolto attivo del paziente.

Sebbene sia comprensibile la volontà di aumentare il numero delle prestazioni per contenere le liste d’attesa, questo non può avvenire a discapito della professionalità dei medici e del diritto dei pazienti a ricevere un’assistenza consapevole, competente e rispettosa.

L’Ordine ribadisce che ogni persona ha diritto a una prestazione basata su criteri qualitativi, non soltanto quantitativi. Il tempo dedicato alla visita medica è essenziale e non può essere ridotto senza compromettere la relazione di cura e senza far crescere il rischio clinico.

Per questo motivo, l'appello è rivolto a tutte le istituzioni sanitarie – sia pubbliche che private – affinché, nel rivedere e ottimizzare l'organizzazione dell'assistenza, non mettano in secondo piano il valore del lavoro medico e le esigenze reali dei pazienti.

"Un sistema sanitario che sacrifica la qualità delle cure" – dichiara il presidente Guido Giustetto – "tradisce la propria missione etica e sociale". L’Ordine ha la responsabilità di proteggere la salute dei cittadini, sostenendo con decisione chi ogni giorno opera con competenza, senso di responsabilità e rispetto per la persona.

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