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26 Giugno 2021 - 08:26
Cantine allagate, marciapiedi a pezzi e perdita di fatturato per i commercianti. È il risultato dell’allagamento avvenuto lo scorso mercoledì sera in corso San Maurizio angolo via Bava a causa della rottura di un condotto dell’acqua. Tre squadre di tecnici Smat stanno lavorando senza sosta per riportare la situazione alla normalità entro la fine della settimana. E se gli ingorghi di traffico sono stati scongiurati con la riapertura dei controviali di corso San Maurizio, non c’è stato nulla da fare invece per evitare i danni dell’acqua che ha superato gli scalini dei marciapiedi ed è entrata in negozi e abitazioni.
Scatoloni di cartone, libri e cornici ieri mattina erano esposte ad asciugare al sole fuori dalle vetrine del negozio di quadri all’angolo con via Bava. Qui l’acqua era arrivata fino all’hamburgeria Qualeaty: «Ora in cantina ho la muffa, questa via è sempre più abbandonata a se stessa» protesta il titolare Valentino D’Errico alzando la botola e mostrando i muri segnati dalle infiltrazioni. In Lungo Po Cadorna si era formato un vero e proprio lago alto decine di centimetri che aveva invaso anche l’androne del palazzo al civico 7. «Le cantine sono piene di fango e i proprietari dovranno buttare via un bel po’ di cose» spiega la portinaia Simona Domenici. Il fume di fango che ha investito quella parte di città, oltre ad aver tappato alcuni tombini, si è portato via anche pezzi di asfalto.
Come evidenzia Franco Di Bona, parrucchiere all’angolo tra via Bava e corso San Maurizio: «Il marciapiede davanti al mio negozio si è trasformato in un colabrodo e la gente rischia di cadere nelle buche». Non pochi problemi ha generato anche la chiusura delle strade. «Con la soppressione della fermata del 30 - evidenzia Corinna dal Mohito Bar -, il numero di clienti si è ridotto di oltre la metà».
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