I sindacati scrivono alle istituzioni per annunciare un sit-in di protesta in programma nella mattinata di domani davanti al carcere di Torino. Motivo? La mancanza di sicurezza all'interno del penitenziario, figlia - si legge - della mancata assegnazione di una figura di vertice. Un sit-in che - spiegano i sindacati del settore - potrà essere revocato se nel frattempo i vertici del DAP o il Provveditore Regionale del Piemonte risolveranno "la grave situazione emergenziale dell'istituto". Il documento porta la firma di Sappe, Osapp, Uilpa Polizia Penitenziaria, Sinappe, Fns Cisl e Cgil.
"Considerata l’attuale emergenza in atto - si legge nella nota - che grava sul personale soggetto a turni di lavoro massacranti, continuo stravolgimento della programmazione dei turni di servizio che incide sulla gestione della vita privata e familiare, continui sbeffeggi, gravi aggressioni da parte della popolazione detenuta, (si rappresenta che l’Istituto è sovraffollato oltre il 35% della capienza), presenza di soggetti affetti da problematiche di natura psichiatrica i quali, oltretutto, senza la possibilità di essere impegnati nell’arco della giornata sono lasciati liberi nelle sezioni a regime aperto, dove, non di rado inneggiano a scontri fisici anche con gli altri detenuti, non considerazione dei procedimenti disciplinari a carico dei detenuti; rilevato, che a causa della grave carenza di organico in ciascun settore dell’Istituto e del Nucleo Traduzioni e Piantonamenti, sono a forte rischio la concessione dei diritti soggettivi: riposi, ferie, congedi parentali, turni previsti dalla legge per le mamme e i papà che lavorano nella stessa amministrazione; considerate, infine, le difficoltà quotidiane che gravano sulla Sorveglianza Generale, su ciascun padiglione detentivo, sul Nucleo Traduzioni e Piantonamenti che operano per assicurare il servizio a tutto tondo in carenza di uomini e donne a causa delle assenze giustificate del personale dovute a un diffuso stress psico-fisico; le scriventi OO.SS. nel rappresentare che la situazione causa gravissime criticità, tensione e malessere sempre più in aumento, confermano il sit – int di protesta davanti l’Istituto “Lorusso e Cotugno” di Torino in data 12 novembre 2021, con inizio alle ore 10,00 e termine alle ore 13,30; lo stesso potrà essere eventualmente sospeso se i vertici del DAP o il Provveditore Regionale del Piemonte risolverà la grave situazione emergenziale dell’istituto di Torino".
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La richiesta è dettagliata: "Un immediato intervento da parte dei vertici del DAP, affinché questi dispongano urgentemente gli immediati correttivi del caso. Spiace ad oggi rilevare che i vertici dell’amministrazione sono completamente silenti! Provveda dunque il Capo del DAP ad assegnare con urgenza i vertici di istituto all’istituto di Torino, la cui guida sembrerebbe essere incerta ed inefficace da tempo. È triste constatare che il carcere di Torino sia lasciato allo sbaraglio, considerato che questi è tra i più critici d’Italia, se non il più complesso. La presente si trasmette al Signor Prefetto ed al Signor Questore di Torino con richiesta del rilascio delle relative autorizzazioni di Legge per l’evento in divenire, in rigoroso rispetto delle normative anti-Covid (divieto di assembramento, DPI e distanza consentita). Tutte le Autorità sono invitate a partecipare al sit in".
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