Gli amici davanti all’ospedale: «Mauri è un ragazzo speciale»

«Mauri? Un ragazzo speciale, uno che quando hai bisogno c’è sempre». Alle 8 di sera, davanti al pronto soccorso del San Giovanni Bosco, gli amici di Maurizio Sabatino attendono notizie dai medici. «Pare gli abbiano bucato un polmone, ma dicono ce la farà, e lui è uno che non molla». E non mollano i colleghi, che passano a sincerarsi delle sue condizioni in ospedale e poi tornano fuori, nelle strade buie della notte. Perché il modo migliore di star vicino al brigadiere, in questo momento, è fare come farebbe lui. Là fuori, a dare la caccia ai banditi. Nel parcheggio del San Giovanni Bosco è un via vai di gazzelle e auto in borghese. In serata, arriva anche il comandante provinciale, il generale Claudio Lunardo. E con il passare delle ore, la notizia circola nel quartiere. Così che tutti i parenti in attesa fuori dal pronto soccorso, mentre aspettano di sapere come stiano i propri cari, non parlano d’altro. Sul caso interviene anche il sindaco. «Esprimo la piena solidarietà all’Arma dei carabinieri e la mia profonda vicinanza al brigadiere ferito durante una rapina», dice Stefano Lo Russo. «È un fatto gravissimo - continua - chiederò al comandante provinciale aggiornamenti sulla salute dell’eroico carabiniere, intervenuto con grande spirito di servizio anche se non operativo. Va quindi - conclude - un grande ringraziamento all’Arma, mi auguro che il brigadiere possa rimettersi presto». Oggi, i medici potranno essere più precisi sulla prognosi. E in città si tornerà a parlare di sicurezza, soprattutto in questo pezzo di periferia malato da troppi anni per cui in tanti hanno fatto promesse, senza che nessuno individuasse la cura.