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Torino, rubavano tombini per rivenderli: coppia nei guai

tombini
A seguito di numerose segnalazioni da parte dei cittadini, gli agenti del Comando Territoriale V -Madonna di Campagna, Lucento, Vallette, Borgo Vittoria- della Polizia Municipale di Torino hanno iniziato a indagare sulle numerose e misteriose sparizioni di chiusini stradali.

Ogni mattina, a rotazione, i marciapiedi del quartiere si presentavano pieni di trappole pericolosissime per i pedoni. Vere e proprie buche di forma quadrata o circolare, profonde anche fino a 50 centimetri, venutesi a creare a seguito dell'asportazione di chiusini di ghisa.

Dopo vari sopralluoghi, gli agenti della Polizia Municipale sono riusciti a trovare una telecamera su un condominio nei pressi di un marciapiede di via Luini dove si erano verificate alcune delle misteriose sparizioni e, a seguito dell'analisi delle registrazioni, hanno isolato un filmato in cui si vedono due persone, un uomo e una donna, mentre asportano, di notte, i coperchi in ghisa. Nel video si vede chiaramente l’uomo che, con l'ausilio di un attrezzo ad uncino, ruba i chiusini e li ripone in un cesto agganciato su un deambulatore spinto dalla donna.

Proprio quest'ultimo dettaglio ha consentito di identificare la coppia di ladri. La donna infatti è stata coinvolta e ritratta da un'ulteriore telecamera nell’ambito di un altro intervento, effettuato sempre dagli agenti del Comando Territoriale V, nel quale è stata identificata. Grazie all'incrocio dei due filmati, gli agenti hanno individuato alcune caratteristiche univoche, tra cui il deambulatore e il particolare cestino utilizzato per contenere gli oggetti rubati, che hanno fatto scattare ulteriori accertamenti e appostamenti nei confronti della donna. Successivamente, durante la perquisizione domiciliare in casa della signora, disposta dalla Procura, i ‘civich’ del Reparto Operativo Speciale e della Polizia Giudiziaria hanno rinvenuto e posto sotto sequestro gli attrezzi utilizzati dalla coppia per l'asportazione dei chiusini.

La donna ha poi raccontato e ammesso di aver divelto i ‘tombini’ insieme al complice con il fine di cederli in cambio del denaro minimo necessario per vivere, rivelando i nominativi dei luoghi dove i tombini erano stati venduti.

Le perquisizioni svolte nei luoghi indicati dalla donna, però, hanno dato esito negativo e i titolari delle attività controllate hanno dichiarato la propria estraneità con quanto attribuitogli dalla coppia.

L’uomo e la donna, entrambi di nazionalità italiana, sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria per furto aggravato.
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