Una decina di persone che urlano e si azzuffano mentre due giovani si affrontano lanciandosi insulti e bottiglie. Vanno avanti con calci e pugni, poi, uno dei due si accascia a terra con un fianco lacerato da tre forbiciate, dopo essersi trascinato in una scia di sangue tra i dehors dell’area pedonale di via di Nanni, ancora affollati di famiglie a cena e bimbi che si rincorrono giocando. Una scena di ordinaria violenza per questo angolo di Borgo San Paolo in cui, cinque anni fa, venne sgozzato con un coccio di vetro un 34enne marocchino per un litigio con un connazionale. Oggi il ferito è un 29enne peruviano, P.Z., che si trova al Mauriziano in prognosi riservata con una perforazione all’intestino, una contusione al fegato e il diaframma lacerato. Chi lo ha colpito, invece, continua a essere braccato dalla polizia. Secondo le testimonianze raccolte dagli agenti delle Volanti, si tratterebbe di un connazionale della vittima.
«Si volevano uccidere e i nostri figli erano qui, a due passi, mentre si lanciavano bottiglie» racconta Adriano, che ha assistito ai fatti. «Ma loro qui non li avevamo mai visti». Pare che avessero screzi irrisolti ancora in sospeso. Sabato si sono incontrati per caso tra le panchine davanti la chiesa di San Bernardino e, complice l’alcol, dalle parole sono passati subito ai fatti. Poi, uno dei due è andato a casa per armarsi di forbici e chiudere per sempre i conti. «Solo l’episodio più grave di una lunga catena di risse e aggressioni, tutte concentrate in quell’area, che dimostra quanto siano necessarie maggiori misure di sicurezza, a partire dalla videosorveglianza: perfettamente inutile se serve soltanto a vigilare sul traffico ma non comunica con le forze dell’ordine» denuncia la consigliera della Lega in Circoscrizione Tre, Anna Vadalà.
Su Facebook commenta, invece, il consigliere Pd, Alberto Pilloni. «La conseguenza di una settimana con un crescendo di risse, schiamazzi notturni e ubriachezza molesta. Come residente e amministratore della Circoscrizione sono in forte imbarazzo per quanto sta succedendo». Ed è proprio il consigliere “dem” a evidenziare il problema che tutti lamentano. Gli eccessi alcolici alimentati dalla vendita di birre e liquori ad ogni ora nei bazar. Una piaga che riguarda in percentuale sempre più alta le comunità latinoamericane del Borgo, le più presenti in termini di residenti d’origine straniera anche con numerosi locali pubblici.
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«È inaccettabile che poche decine di loro connazionali possano togliere la tranquillità ed esasperare un intero quartiere di persone perbene e civili, mettendo in cattiva luce una comunità di migliaia di persone operose che vivono nella legalità - aggiunge Pilloni -. La comunità latinoamericana dovrebbe dare un segnale e dimostrare il proprio valore». Della stessa opinione molti residenti e comitati civici, oltre a quanto sottolinea Pietro Piazzolla dell’associazione Italia liberale popolare. «Le questioni di legalità, qui, non possono più essere disattese»
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