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Sabato di passione

Caos passaporti a Torino, prenotazioni bloccate e code infinite

Persone accampate e ore di attesa da corso Spezia a San Donato: «Sembra di stare nel terzo mondo»

Code passaporti

Le lunghe attese al Commissariato San Donato

C’è chi ha organizzato turni di 3 ore per dividersi il tempo in coda. Chi si è attrezzato con sedie, libri e giornali. E chi ha passato tutta la notte in attesa per essere il primo a passare e garantirsi il passaporto necessario per uscire dall’Europa in estate: «Siamo costretti a queste scene da terzo mondo: il sistema di prenotazione è bloccato fino a novembre».
Sono le cronache di un sabato mattina davanti a qualunque commissariato di Torino, dove ieri si è tenuto l’ennesimo “open day” rivolto a chi ha bisogno del passaporto e non è riuscito a prenotare un posto durante i normali orari di apertura. Cioè migliaia di persone.

«Io ho già il biglietto per Zanzibar e sono qui dalle 5 - si sfoga Laura davanti al commissariato San Donato, in via Pinelli - Colpa del sistema online, è una burla: non si riesce a prenotare. Quindi non mi resta che fare questa cosa da terzo mondo. Un signore era qui da mezzanotte perché era la quarta volta che provava a passare. Ha distribuito i post-it con i numeri a chi arrivava dopo: quando è entrato gli abbiamo fatto l’applauso».
Code e autogestione regnano sovrane a San Donato come a Madonna di Campagna o in corso Spezia, con i bigliettini fatti a mano che si aggiungono a quelli forniti dai commissariati.

Lunghe code in corso Spezia

«Non è normale che dobbiamo dirigere noi il traffico - critica Francesco, che il 1° agosto dovrebbe partire per il Giappone - In Tunisia sono organizzati meglio: è paradossale che debba venire la sera prima per avere un mio diritto». «Almeno così riusciamo a non picchiarci» interviene Elisa, che rivela di aver comprato apposta un biglietto aereo da 20 euro per Londra, in modo da avere una “scusa” per riuscire a ottenere il passaporto: «Vorrei andare a Cuba ma non spendo 2mila euro se non sono sicura di avere il passaporto». Aggiunge Silvia: «A me hanno detto che non gli interessa se abbiamo il viaggio già pagato. Io devo andare negli Stati Uniti, adesso ho paura che salti tutto».
Marina propone una soluzione: «Aggiustino il sistema di prenotazione o permettano di andare nei Comuni. Almeno adesso, grazie a questi open day, si stanno liberando dei posti per novembre. Ma non ha senso».
Anche i sindacati dei poliziotti stanno chiedendo un intervento: «Come sigle Fsp, Sap e Siulp abbiamo incontrato il questore proprio giovedì - considera Luca Pantanella, segretario provinciale del Fsp - I colleghi hanno fatto un grande lavoro e hanno abbattuto moltissimo i tempi d’attesa provocati dalla pandemia e dalla Brexit, come noi denunciavamo da marzo 2022. Adesso non siamo più nell’emergenza di qualche mese fa ma bisogna migliorare ancora, superando gli open day: i cittadini devono sapere che possono accedere in settimana anche senza prenotazione. E, visto che ora si arriva a novembre, bisogna aggiungere una seconda agenda online per dare più posti per i prenotati».

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