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La parola ai lettori

Le lettere a TorinoCronaca del primo settembre

LE LETTERE DEL GIORNO A TORINOCRONACA

Piemontese
Quando impedirono
di parlare in dialetto
Si parla di riscoprire i dialetti? Ai piemontesi nati negli anni ’50 è stato impedito di parlare il dialetto, perché ostracizzati dalla signora maestra, tanto che ai loro figli non è stato tramandato. I quarantenni piemontesi parlano perfettamente in inglese, ma è triste verificare che non capiscono il mio piemontese imparaticcio da straniero.

Suntant Kathiw

L’immigrazione non può essere
un’offerta al supermercato

Ho appena sentito una intervista per radio Rai al sindaco di Pesaro (PD) tra l’altro molto preparato sui problemi della immigrazione. Tre per uno per ogni comune da accogliere! Come se fosse una offerta da supermercato per i Comuni per fare la spesa. Senza dare soluzioni a lungo termine. Ma quello che mi ha incuriosito è sentir dire che è sbagliato ammassare tutti questi immigrati in strutture super affollate solo per loro. Metterli a vivere tutti insieme non gioverebbe alle Comunità locali in quanto diventerebbero dei ghetti e aggiungo io, nei ghetti è difficile crescere in modo pulito e onesti per i giovani. Volevo solo ricordare che ai miei tempi, a quei meridionali che partivano dal Sud per venire a lavorare al Nord onestamente alla FIAT di Torino o all’Alfa Romeo di Milano, venivano sbattute le porte in faccia se chiedevano un alloggio in affitto. Venivano assegnate le famose case Popolari dove pur abitandoci onestamente, venivano ghettizzati. Adesso si scopre che è sbagliato mettere tutti insieme gli immigrati sia che lavorino o siano onesti che disonesti . Totò’ avrebbe risposto: mi faccia il piacere!


Tony

Bollette
L’ultima trovata
dei disturbatori
I disturbatori telefonici hanno cambiato formula: “La sua offerta luce e gas non è più sostenibile. Per maggiori informazioni prema uno”. Le studiano proprio tutte.

Carlo Chievolti

Non è democrazia
Hanno trasformato
i vizi in diritti
Una vera democrazia si regge sul consenso dei cittadini elettori, oggi però assistiamo ad una deriva di questo concetto base. Se non la pensi come qualcuno vorrebbe, ecco che scatta la tirannia di chi comanda. Abbiamo assistito e subito l’imposizione del pensiero unico sui contagi da virus. Azione non degna di un paese democratico, dove per imporre il pensiero unico si è ricorso a metodi da soviet, ci mancava solo l’ internamento nei gulag di triste fama. Molti medici e professionisti sono stati privati della libertà di pensiero con il ricatto del lavoro, e quindi del sostentamento primario per se e la propria famiglia. Con tesi che di scientifico non avevano nulla. Ora si passa ad usare lo stesso metodo di imposizione e di accettazione della ideologia gender e Lgtb+. Ne sta facendo le spese il Generale Vannacci, trattato peggio di Galileo Galilei. Ci manca solo il metodo usato per Giordano Bruno. Però se la democrazia vale, il Generale ha un grande consenso, derivante dalla vendita del suo libro, circa 25 .000 copie nel 1 mese di pubblicazione. Vuol dire che il consenso vale. Grazie alla pubblicità non voluta fatta dai suoi detrattori. Queste cose accadono perché la nostra società ritiene di fare a meno di Dio. Della morale e della coscienza. Una società laica basata sul credo scientifico e politico. Il peccato non esiste più. Perché si impone il pensiero dominante. I valori dominanti non sono più quelli cristiani, ma quelli laici massonici. Ed il consenso se non c’è lo si impone con le buone o con la forza. I vizi oramai sono stati trasformati in diritti. Le sacre scritture con il racconto di Sodoma e Gomorra, favole. E ciò che ci ha insegnato Gesù lo si liquida negando la sua esistenza. Di questo passo credo che faremo poca strada, avremo anche strumenti e beni materiali , ma dentro c’è il vuoto. Cordiali saluti.


Cosimo Golia

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