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LA POSTA DEI LETTORI
02 Settembre 2023 - 11:02
Quando il pieno di benzina
si faceva nelle drogherie
Nei tempi pionieristici dell’automobilismo su strada il pieno si faceva in drogheria, le latte di benzina si vendevano ai lati delle strade e perfino in farmacia. In seguito, sul finire dell’Ottocento, l’aumento delle vetture circolanti, soprattutto negli Stati Uniti dove la corsa all’automobile si era fatta impetuosa, rese indispensabile l’apertura dei primi punti di rifornimento dotati di distributori. Il 5 settembre del 1885 lo statunitense Sylvanus Bowser ebbe l’idea di rivedere e correggere la classica pompa utilizzata nei pozzi d’acqua per renderla adatta al rifornimento di benzina. La prima rudimentale pompa era completamente manuale, funzionante a stantuffo, e dotata di un rubinetto per il rifornimento. Bowser brevettò la sua invenzione soltanto due anni dopo, nel 1887, cosa che non gli impedì di sfruttarla economicamente con la nascita e il successivo florido sviluppo della ditta omonima specializzata nella produzione e commercializzazione dei primissimi modelli di pompe di sua ideazione. Ancora oggi in paesi come l’Australia e la Nuova Zelanda con il termine “bowser” si e soliti indicare le pompe di carburante. I primi distributori di benzina elettrici si diffusero a partire dagli anni Venti e dieci anni dopo divennero anche automatici. Un altro passo avanti per gli automobilisti si ebbe negli anni Settanta, quando iniziarono a diffondersi i self service e i distributori divennero elettronici.
Giorgio Cortese
GIORNATA MONDIALE
Anche la carità
è diventata un lusso
5 settembre: Giornata internazionale della carità. Ormai è un lusso che pochi possono concedersi.
Suntant Kathiw
I NOSTRI GIOVANI
Quel capretto
ucciso a calci
Alcuni ragazzini di Fiuggi si sono divertiti ad uccidere a calci una capretta, hanno filmato l’impresa, per poi postarla sui social e vantarsene. Giovani, il nostro futuro!
Nonno Abeffardo
BRANDIZZO
Soldi alle famiglie
degli operai morti
Egregio direttore Fossati, ho visto con vero sgomento, la morte di cinque operai, presso la stazione di Brandizzo. Non ho parole per le famiglie delle vittime, non ci sono parole che possano alleviare questo dolore. Come sempre i sindacati puntano il dito a questo e quello, per trovare un colpevole e come sempre, perché i sindacati non hanno altro che proclamare uno sciopero, che non serve a niente. Ma perché non lasciano stare lo sciopero ma le ore lavorate da tutti i componenti la ditta: devolvere le ore lavorate alle famiglie delle vittime. La ringrazio anticipatamente.
Osvaldo Bertino
CALCIO
Se porti cose nuove
non te lo permettono
A volte quando si entra a far parte di una Società di Calcio dilettantistica (come era successo a me) qualunque sia il tuo ruolo, se cerchi di portare cose nuove, rinnovamenti organizzativi sul piano societario ma anche nel modo migliore per fare Scuola Calcio evitando di fare danni, tutto questo non ti è permesso, a meno che non cerchi di resistere a tutte queste difficoltà e lotti contro tutto e tutti. Soprattutto contro le invidie e l’ignoranza di chi di Calcio e di allenamenti specifici in base all’età cronologica e non fisiologica dei ragazzi non sa da dove cominciare. Il mio errore? È quello di essermi sempre arreso, facendo un passo indietro, facendo sentire queste persone più brave di me. Tengo a precisare che questa critica è rivolta esclusivamente alla mia breve esperienza di Istruttore/Educatore di Calcio dove ho allenato. In ogni caso, ci sono pur sempre delle buone scuole calcio dove i genitori farebbero bene ad informarsi da chi verranno allenati i propri figli.
Antonio Scermino
CALCIO/2
Vanno dove
li porta il soldo
I tifosi di calciatori di palloni del Milan sembrano impazzire per Lukaku Romelu (+ Menama Bolingoli). Mi ricordavo il nome, e ho googlato. Calciò per Anderlecht, Chelsea, West Bromwick, Everton, Manchester United, Inter, Chelsea, Inter. Forse è giusto per questi professionisti andare dove porta il soldo, ma io provo tanta pena.
Carlo Chievolti
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