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cinema in lutto

Addio al maestro Giuliano Montaldo, l'ultimo film girato sotto la Mole

Si è spento a 93 anni il regista di pellicole come "Sacco e Vanzetti". Con la città di Torino un legame speciale

Addio al maestro Giuliano Montaldo, l'ultimo film girato sotto la Mole

Giuliano Montaldo sul set torinese del suo ultimo film "L'industriale"

Torino e l'Italia piangono la morte di Giuliano Montaldo, scomparso a 93 anni dopo una lunga carriera che l'ha visto dirigere capolavori come “Sacco e Vanzetti” e “L'Agnese va a morire”.
Torino e il Piemonte piangono Montaldo con la consapevolezza e l'orgoglio di aver contribuito alla sua carriera, ospitandolo nella lavorazione del suo film d'esordio del 1961 “Tiro al piccione”, girato tra Vercelli, Varallo Sesia e l’alta Val Sesia, e poi di avergli dato le ultime occasioni da regista, ne “I demoni di San Pietroburgo” del 2008, in cui scorse caratteristiche comuni tra la città russa e Torino, e poi ancora nel suo ultimo progetto, “L'industriale”.

Il set torinese del film "L'industriale", girato nel 2011

Ai tempi delle riprese del film su Dostoevskij Montaldo spiegò: «Torino ci ha offerto luoghi impareggiabili: la casa dello scrittore l'abbiamo trovata a Carignano, il Salone delle Feste della Venaria Reale è il palazzo del Granduca. Esiste una sorta di matrimonio urbanistico tra Torino e San Pietroburgo grazie all'opera di grandi architetti che hanno operato in entrambe le città».
“L'industriale”, interpretato da Pierfrancesco Favino, sfruttava i luoghi della città per quello che sono realmente, dal circolo Royal Park I Roveri alla piazza del Fieno a Moncalieri, dalla fabbrica Scanferla di Avigliana a un'indimenticabile inquadratura dall'alto di piazza San Carlo svuotata per l'occasione.

Anno 2011: Pierfrancesco Favino sul set de "L'industriale"

Nato a Genova nel 1930 Montaldo aveva radici piemontesi, suo padre era nato a Parodi Ligure sopra Gavi. Torino lo vide anche giovane aiuto-regista di Carlo Lizzani per le riprese di "Esterina", nel 1959, e la Film Commission si è subito espressa nel ricordarlo con affetto: «Abbiamo avuto il piacere e l’onore di supportarlo e collaborare in più occasioni», spiegano, definendolo un «autore di grandissima caratura e spessore umano».

Giuliano Montaldo nel giorno della presentazione del film "L'industriale"


L'ultimo appuntamento in città con la sua opera era stato a giugno durante Archivissima, quando il Museo del cinema presentò un contributo digitale del suo archivio, un racconto di narrativa originale, scritto appositamente dal grande regista e risalente a quando si occupò della seconda unità di regia del film "La battaglia di Algeri" nel 1965.
Torinese, infine, è anche la coautrice della sua autobiografia, Caterina Taricano, che dieci anni fa scrisse insieme a lui il libro “Un marziano genovese a Roma”.

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