Cristina Savio fa marcia indietro: «Non darò le dimissioni (per ora)»

Se l’attenzione mediatica sulla notizia delle dimissioni della presidente della Circoscrizione 1 di Torino sembra essere scemata, non lo è per la sala del consiglio di cui Cristina Savio è a capo. Comando che, con un coup de théâtre, annuncia di non volere lasciare. Quanto meno non a breve.

La sede della Circoscrizione 1 in via Davide Bertolotti 10

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Una fuga di notizie

«Confermo che ho espresso alla maggioranza, in una riunione che ritenevo avesse carattere riservato, il desiderio di lasciare anticipatamente l’incarico di presidente per ragioni strettamente personali, sulle quali vorrei mantenere la giusta riservatezza», ha spiegato la presidente rispondendo ad un’interpellanza firmata Fratelli d’Italia, Lega, Gruppo Misto e Torino Bellissima.

Insomma, a quanto pare a render note alla stampa le possibili dimissioni della presidente sarebbe stata una fuga di notizie. Colpo basso arrivato dal fuoco amico e di cui la stessa Savio si rammarica. «Non avevo dato, non ho dato e non intendo dare a breve le mie dimissioni», ha chiarito la presidente aggiungendo che «quando arriverà il momento degli atti formali, il consiglio sarà informato per primo e affronterà la questione secondo le regole di questa assemblea».

La minoranza, che avrebbe gradito essere informata del possibile cambio al vertice della Uno dalla stessa presidente, taccia Savio di non essere «equa, democratica e corretta nei confronti dell’opposizione», ha sottolineato la consigliera Elena Poggio a cui fa eco Federico Rolando e Tommaso Battaglini che si augura un clima più disteso. Nella sala consigliare l’aria è tesa. La maggioranza, tace. «L’atteggiamento sgradevole del processo alla presidente che non è difesa dalla maggioranza – ha fatto notare la consigliera di Sinistra in comune Claudia Valentino – denota una crisi».

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