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Aggredita e sequestrata in casa, ora è caccia all'uomo in collina

Si cercano due o tre complici del rapinatore arrestato. Ed esplode la paura nel quariere

Aggredita e sequestrata in casa, ora è caccia all'uomo in collina

Tre uomini incappucciati hanno aggredito e sequestrato in casa una dentista per arrivare alla cassaforte dell'appartamento, a due passi dalla Gran Madre di Torino. Uno è stato arrestato, gli altri due sono riusciti a scappare. E ora è partita la caccia all'uomo mentre nel quartiere riesplode la paura dopo la lunga serie di furti e rapine degli ultimi mesi.

L'ultimo episodio è successo giovedì sera poco prima delle 20: secondo quanto ricostruito, i tre hanno aspettato che la donna, 60enne, rientrasse nel complesso all'angolo fra via Bonsignore e via Gioanetti abitato da manager, professionisti e in passato anche da calciatori. Parcheggiata l'auto nel garage sotterraneo, la dentista è stata aggredita e buttata a terra: «Ho finto di svenire, sperando che mi lasciassero andare» ha poi raccontato la signora ai poliziotti.

Purtroppo il suo tentativo non è andato a buon fine: i rapinatori l'hanno costretta a salire in casa e a disattivare l'antifurto. Ma non aveva fatto i conti con l'allarme silenzioso collegato alle telecamere di videosorveglianza e al cellulare del marito della donna, che ha visto cosa stava succedendo dal telefonino e ha chiamato il custode e il 112. 

Intanto i banditi hanno imbavagliato e legato la loro vittime con delle fascette: «Se urli, finisci male e facciamo del male anche a tuo marito» l'hanno minacciata poco prima di andare dritti verso la cassaforte. Una cassaforte talmente pesante che i rapinatori hanno tentato di trascinarla con un tappeto verso l'uscita, senza riuscirci: «A un certo punto hanno iniziato a litigare - racconterà la donna agli agenti delle volanti e del commissariato Centro arrivati sul posto - Uno sembrava italiano, l’altro dell’Est»

E' anche possibile che un palo all'esterno abbia avvertito i tre dell'arrivo delle prime luci blu della polizia. In ogni caso i malviventi sono fuggiti ma il custode, accorso col figlio, ne ha bloccato uno prima che riuscisse a uscire dal prato della residenza. L'uomo bloccato è Basilio Pruiti, 68 anni, noto per furti e rapine in Piemonte, con l'ultima condanna in abbreviato nel 2015: ora si cercano i suoi complici, due o tre persone.

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