Infiltrazioni in casa: «Dal 2017 lottiamo per non ammalarci»

Dal 2017 convivono con le infiltrazioni che proprio non vogliono saperne di levare i battenti. Così Nunzia e Grazia, mamma e figlia residenti al quarto piano di via Vanchiglia 38, nell’omonimo quartiere, hanno allarmato l’Atc chiedendo un intervento riparatore.

La muffa, infatti, c’è e si nota a occhio nudo nella camera da letto della signora Nunzia. Basta salire su una scala e spostare un paio di scatoloni per vedere senza difficoltà il danno. La stessa aria si respira nell’altra camera da letto (di Grazia) e in cucina. Mentre il bagno appare, al momento, l’unica zona salva.

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«Siamo preoccupate e non vogliamo ammalarci - raccontano le due donne -. Abbiamo già dato il bianco quattro volte. Ma le infiltrazioni, ogni volta, si ripresentano puntuali». Tra una stanza e l’altra si notano anche piccole crepe e qualche rigonfiatura. «E nonostante i nostri sforzi siamo sempre da punto a capo» ammette amaramente Grazia.

Da qui la richiesta all’Agenzia di un risarcimento economico «che fino ad oggi non ci risulta essere stato nemmeno preso in considerazione».

Intanto nei giorni scorsi qualcosa si è mosso: Atc, infatti, ha effettuato un primo sopralluogo nello stabile di via Vanchiglia 38 e verificato la presenza di un’infiltrazione proveniente dal tetto. L’impresa incaricata ha già realizzato un intervento di sistemazione delle tegole e, non appena otterrà il permesso per l’occupazione del suolo pubblico, interverrà nuovamente con una piattaforma aerea per concludere il ripristino della copertura e risolvere il problema. «Ci auguriamo - conclude la signora Nunzia -, che davvero si riesca, una volta per tutte, a risolvere questa criticità».

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