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Sciopero di 24 ore

Stop a visite e ricoveri, medici in piazza. Ecco cosa succede oggi

I camici bianchi incrociano le braccia contro i tagli e le privatizzazioni

Stop a visite e ricoveri, medici in piazza. Ecco cosa succede oggi

Giornata difficile, quella di oggi, per la sanità a causa dello sciopero nazionale di 24 ore. Ospedali ed ambulatori si fermano per protesta contro il Governo: lavoratori di strutture pubbliche, private, religiose oggi incrociano le braccia. Si stimano per la giornata circa un milione e mezzo di prestazioni a rischio. Anche a Torino, i camici bianchi scendono in piazza.

Depenalizzazione dell’atto medico, assunzioni, cancellazioni dei tagli alle pensioni e risorse adeguate per i rinnovi dei contratti: queste alcune delle tematiche portate in piazza questa mattina, con un corteo che parte alle 10 da piazza Bengasi e terminerà al grattacielo della Regione. Coinvolte tre realtà sindacali: Anaao Assomed, Cimo-Fesmes, Nursing Up.
Sono garantite le prestazioni di urgenza, dicono da ospedali e Asl.

Tamburi, bandiere e “Eye of the Tiger” che suonava dalle casse, in 300 sono partiti alla volta degli uffici del Presidente della Regione. Prima di partire lo speaker ha dedicato un pensiero a Giulia Cecchettin, i cui funerali si svolgeranno oggi, chiedendo un minuto di silenzio per lei e per tutte le vittime di femminicidio.

“Ci hanno tradito. Vi siete fatti beffe di noi! Non è bastato mettere il cuore nel periodo Covid. Ci avete chiamato eroi per poi tradirci. Scioperare non è nel nostro dna. Ci hanno tirato per la giacca. Siamo stati dal prefetto il 27 novembre. Con istanze da preservare al Governo Meloni. Ecco possiamo riassumere questo documento con un messaggio forte per tutti gli operatori sanitari e per i cittadini utenti: la sanità non si svende. La sanità si difende!”. Poi il coro: “Meloni, Meloni, non toccare le pensioni!”

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