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Le lettere a TorinoCronaca del 5 dicembre

Stellantis in Serbia - Il Papa e le Ong - Il cuore grande di Torino

Le lettere a TorinoCronaca del 5 dicembre

Stellantis chiede soldi all'Italia, poi va in Serbia

Quanto siamo ridicoli! Dopo aver chiesto e preteso incentivi per rilanciare Fiat Mirafiori con ricatti di licenziamento, dove il vostro. giornale scriveva che la Fiat voleva altri soldi statali per mantenere le produzioni di alcuni modelli di automobili a Torino (incentivi), leggo che la nuova Panda elettrica verrà costruita in Serbia, dove tra l’altro ci ho vissuto per parecchi mesi. Comperare una Fiat Panda costruita a Kragujevac costerà 25mila euro. quando una normale Panda costruita e venduta in Italia te la offrivano a 8/10 mila. Leggendo le promozioni sui giornali e non tutti se la potevano permettere visto gli stipendi da fame che guadagnano gli operai metalmeccanici. Tra l’altro la Serbia non ha ancora la moneta unica europea. Ma la cosa più grave è che il Presidente Serbo Vucic incontra la nostra Premier Meloni a Belgrado per ringraziarla sugli investimenti in Serbia. Ma cosa c’entra il nostro governo con la Fiat che è privata e che tra poco di italiano non avrà nemmeno il nome? Che fine faranno i lavoratori di Torino? Provate a spostare le produzioni di auto francesi o tedesche se ci riuscite sempre che questi governi lo permettano a difesa della loro Nazionalità. Questo è lo Stato che da sempre non è in grado di gestire le politiche industriali e aggiungerei agricole. La svendita continua, poi ci dicono che mancano i soldi per le pensioni e per la sanità. Certo, gli utili li portano in Lussemburgo o altrove. Dicessero apertamente che vogliono farci morire di fame togliendoci lavoro e produzioni a vantaggio della grande finanza con capitali all’estero. Andatevi a leggere il libro ‘’ Tutto in Famiglia’’ di Alan Friedman’’ forse capirete chi comanda in Italia. Le mie sono solo opinioni.
Tony

Migranti
Il Papa finanzia le Ong straniere
Egregio dottor Fossati, le cronache di questi giorni evidenziano uno scenario inquietante. Alcuni vescovi con i soldi delle elemosine dei fedeli, finanziano la Ong Mediterranea. Pare che anche il Santo padre Papa Bergoglio non ha smentito di aver finanziato la Ong Open Arms battente bandiera spagnola. Sono allibito. Il Papa che rappresenta uno Stato estero, Città del Vaticano, finanzia una organizzazione che recupera clandestini in mare, aggravando di più la situazione italiana. Qui siamo ad un vero incidente diplomatico tra lo Stato italiano e la Santa sede. Non mi pare che nella ridistribuzione dei clandestini una quota sia stata presa in carico dalla Città del Vaticano. Ma se dicono a noi fedeli di accogliere, perché non danno il buon esempio ed accolgono? Ormai la capacità di accoglienza è satura. La nostra nazione non riesce ad adempiere a pieno al dettato costituzionale verso i cittadini italiani ad avere una casa ed un lavoro, figuriamoci se ne ha per i clandestini. Se non siamo nelle condizioni di dare dignità a chi arriva offendo un lavoro e poi una casa, a che serve riempire le nostre città di sbandati e disperati. Fanno un grosso favore alle organizzazioni malavitose che si arricchiscono con lo spaccio, la ricettazione, il furto, lo scippo. La nostra produzione migliore cioè la mafia, sta facendo un grosso lavoro nel preparare futuri cittadini, ad ogni sorta di attività da codice penale. Oramai siamo assediati in casa. Per questo dobbiamo dire grazie ai nostri vescovi ed al Papa. Un detto antico recita “fate come dico io e non fate come faccio io”, rivolto ai predicatori di turno. No comment.
Cosimo Golia

Babbo Natale
Questo cuore ce l’ha solo Torino
Caro direttore buon giorno, oggi vi scrivo non per lamentarmi o magari dare dei suggerimenti per poter migliorare la nostra città, oggi scrivo perché noi torinesi siamo grandi, la nostra città ha un grandissimo cuore. Mi ricordo quando eravamo circa 50/60 motociclisti ad andare sotto il Regina Margherita... domenica erano 50/60mila. Ditemi voi: un’altra città che ama così tanto i suoi figli... ora magari Milano, Roma ecc.ecc. potranno imitarci ma non saranno mai alla nostra altezza. E a quei Bimbi (che sono un po' anche nostri) diciamo “vi vogliamo bene, forza che il prossimo Natale vi vogliamo a casa”.
Max

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