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Le lettere a TorinoCronaca del 6 gennaio

Democratici? - Le piste ciclabili - Le parole di Mattarella

Le lettere a TorinoCronaca del 6 gennaio

Opposizioni
I “democratici” che censurano
Egregio dottor Fossati, leggendo le cronache politiche di inizio anno mi sono chiesto e fatto una domanda: democratici? Riferito alle forze politiche e non che vogliono recitare il dissenso. Ritorna il bavaglio al Generale Vannacci e al Presidente Giorgia Meloni, perché non sono allineati a sinistra, quindi fascisti. Per cui con metodi fascisti occorre impedire che esprimano le loro idee. Per il Generale si mobilitano i centri sociali di matrice marxista, comunisti non è di moda, per il Presidente Meloni addirittura l’ex di tutto Giuliano Amato. Predicano la democrazia se le idee sono condivise, altrimenti occorre un sano ostracismo. Si è sempre saputo che la nostra democrazia è una democrazia incompiuta, soggetta al colonialismo americano, le cui origini sono a Yalta in Crimea. Lì si fece il mondo attuale. Anche se i migliori analisti del nulla ripetono che ormai queste teorie non contano più. Ma allora se democrazia deve essere perché non rispettare la volontà popolare. Perché non rispettare le idee altrui anche se non condivise. È sotto gli occhi di tutti che la nostra carta costituzionale è armai vecchia di 80 anni. Le nuove generazioni non la capiscono, perché nessuno la legge. Mai è stata applicata alla lettera e tutti non conoscendola, la difendono. Certo occorre riscriverla nelle parti in cui il soggetto protagonista non è l’uomo o donna cittadini, e i loro diritti, dalla nascita alla morte naturale, ma le cose necessarie, il lavoro ed altre amenità, sovranità e populismo. Non la famiglia, non la scuola, non la libertà... Mi fermo qui.
Cosimo Golia

Viabilità
Le ciclabili? Uno spreco
Un milione e 66mila euro investiti in piste ciclabili, per collegare Torino con le cittadine limitrofe. Pura retorica, sperpero di denaro pubblico, e senza alcuna utilità.
Il vecchio tarlo

Mattarella
Ha dimenticato i guai della sanità
Personalmente non ho sentito il discorso di fine anno del sig. Mattarella. Ma sbirciando qua e là un po’ di informazioni libere dalla dittatura democratica mi pare di aver capito che il ns. Presidente oltre alle critiche ricevute per il suo discorso stampato, si sia dimenticato di tutte quelle persone in attesa di essere curate a cominciare dalle donne che per una visita di controllo dopo essersi ammalate di tumore devono aspettare quasi due anni. Questi sono fatti non parole. Poi ci parlano di prevenzione. Toc, toc, dove sono Sindacati, Associazioni, Presidenti di Regione, Sindaci, Ministri, possibile che nessuno faccia scattare delle denunce sulla malasanità. Solo di ticket sanitari lo Stato incassa miliardi. Non parliamo poi della raccolta fondi.
Tony

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