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LA POLITICA
24 Febbraio 2024 - 17:45
Un lungo applauso accompagna la scalata di Alberto Cirio all’interno di Forza Italia. Il presidente della Regione Piemonte è stato infatti nominato vice segretario nazionale del partito del Cav, insieme a Deborah Bergamini, Stefano Benigni e Roberto Occhiuto. La decisione è arrivata al termine della due giorni del convegno degli azzurri. «Non è un pennacchio in più, ma un modo per lavorare di più» ha spiegato Cirio, quando ancora l’incoronazione non era ufficiale. «Non vengo da una famiglia né ricca, né potente. Se ho fatto quello che ho fatto è perché ho trovato sulla mia strada Silvio Berlusconi» ha spiegato il presidente Cirio alla platea gremita degli azzurri. L'elezione è avvenuta per alzata di mano a chiusura del congresso al palazzo dei Congressi di Roma.
Candidato in pectore del centrodestra in vista delle prossime Regionali in Piemonte, Cirio porta a casa un risultato che gli permetterà (quanto meno nelle intenzioni) di avere un peso maggiore all’interno della coalizione. Gli equilibri rispetto al 2019 sono molto cambiati e ora l’azionista di maggioranza è Fratelli d’Italia, che pare abbia già avanzato esplicite pretese sull’assessorato alla Sanità e, come è consuetudine, sulla vice presidenza.
A muovere Cirio nella scelta di candidarsi a ricoprire il ruolo di vicesegretario del suo partito anche l’idea di avere un maggior peso politico a livello nazionale. «Ho la fortuna di guidare una regione tra le più importanti d’Italia» commenta Cirio dal palco del congresso, ricordando di essere partito dal consiglio regionale del suo paese e di essere arrivato fino a Bruxelles. «Senza questo simbolo e questo nome che vedete alle mie spalle (Forza Italia ndr) non avrei potuto fare nulla di tutto questo» aggiunge e, implicitamente, conferma di non avere intenzione di utilizzare la lista del presidente per drenare voti al partito. Preoccupazione che ha agitato non poco i vertici di Forza Italia negli ultimi giorni.
«Io provengo da una terra, il Piemonte, dove un grande scrittore come Fenoglio ci ha insegnato l’importanza del concetto di restituzione ed è con questo spirito che assumo il nuovo incarico”» ha sottolineato ancora Cirio, elogiando il valore della classe dirigente di Fi. «Nessuno scambi l’essere moderato con l’essere molle» avverte in conclusione il presidente di Regione.
“Ci davano per morti e invece eccoci qui" commenta il ministro per la Pubblica amministrazione e di Fi senatore Paolo Zangrillo, al termine del congresso. "Un sincero in bocca al lupo ad Alberto Cirio, presidente del "mio" Piemonte, che è stato eletto tra i quattro vicesegretari di Forza Italia. Un premio al grande lavoro di squadra che in questi anni Forza Italia ha saputo svolgere in Piemonte, grazie all’impegno di militanti, coordinatori ed eletti. Con Alberto mettiamo a disposizione del partito un modello che sono certo sarà utile anche a livello nazionale”.
I segretari provinciale e cittadino di Forza Italia a Torino, il senatore Roberto Rosso e Marco Fontana dichiarano: “L’acclamazione di Cirio come vice coordinatore nazionale del partito si pone in continuitá con l’attenzione e la fiducia che in questa legislatura viene indirizzata verso i nostri eletti piemontesi. Siamo estremamente soddisfatti perchè questo ruolo è una risposta forte alle istanze del Nord produttivo e al buon governo dimostrato da Alberto in questi anni alla guida del Piemonte. Comunque tutti i quattro viceoordinatori eletti sono una garanzia per il futuro del nostro partito e della politica moderata in Italia”.
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