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IL COLLOQUIO

Castellani in campo per Pentenero: «Torniamo a pensare al bene comune»

L’ex sindaco di Torino rimpiange il campo largo mancato sulla sanità

Valentino Castellani

Valentino Castellani

«Gianna sono a tua disposizione. Mi impegnerò per quello che posso». Così l’ex sindaco di Torino, Valentino Castellani, si è messo al servizio di Gianna Pentenero, candidata per il centrosinistra, in vista delle prossime elezioni regionali.

Castellanti, ma lei non era un sostenitore del campo largo?
«Direi di sì, ma oggi il progetto del campo largo non gode di ottima salute. Si dovrebbe partire dai contenuti. Penso che questa regione avrebbe bisogno di un po’ più di visione. Di una svolta».
Cosa intende?
«È fuor di dubbio che la sanità richieda un’attenzione particolare. È un diritto costituzionale a rischio, tra liste d’attesa e persone che non hanno risorse per rivolgersi a strutture private e quindi rinunciano alle cure. Mi aspetto un grosso impegno da parte di tutti. Si sta facendo l’eutanasia di un pezzo importante dello Stato sociale e quello che più mi sorprende, parlando di campo largo, è che non ci si riesca a mettere d’accordo su un progetto serio per la sanità piemontese».
Colpa delle ruggini tra Pd e 5 Stelle a Torino?
«Purtroppo ci sono ancora gli echi delle polemiche relative alla sindacatura dei Cinque Stelle a Torino. Mi pare che manchi lo sguardo a quello che la mia generazione chiamava il bene comune».
Percepisco un po’ di malinconia.
«Ci sono stati tanti conflitti tra Pd e 5 Stelle, è vero. Ma c’è stata anche un'evoluzione da entrambe le parti. I 5 Stelle non sono più quelli di cinque anni fa. D’altro canto, c’è un centrodestra che, al di là di tutto, trova sempre il modo di mettersi d’accordo».
Cosa pensa di Alberto Cirio?
«E' una persona per bene e moderata. Non è lui il problema. È la coalizione che gli sta dietro».
Pentenero parte sfavorita. La sua candidatura ha spiazzato molti...

«Quella di Gianna Pentenero è una bella candidatura. Una persona perbene, onesta, con una lunga esperienza amministrativa. Non le manca certo la competenza».
E il Pd come sta?
«Il Pd deve ritrovare una rotta sui contenuti. Mi aspetto (e temo) che molti di quelli che non si sentono rappresentati vadano a ingrossare la sacca di chi non vota».

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