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I guai dell'automotive

Boom di auto elettriche prodotte, ma chi le compra? "Così i produttori buttano miliardi"

L'analisi del Financial Times mentre al ministero cominciano gli incontri con Stellantis

Boom di auto elettriche prodotte, ma chi le compra? "Così i produttori buttano miliardi"

Incentivi per quasi un miliardo per l'auto elettrica - ma non solo -, il milione di auto prodotte in Italia, l'occupazione: sono questi i temi del Tavolo sull'automotive che si tiene questa mattina al Mimit, con il ministro Urso e i rappresentanti di Stellantis. In primo piano lo stabilimento di Melfi, mentre domani tocca a Mirafiori. Ma mentre si dibatte sulle strategie del Gruppo, che cosa succede realmente nel mondo dell'auto elettrica? E se i produttori stessero sbagliando tutto? Sono interrogativi che solleva una analisi del Financial Times.

Partiamo da questo dato: nel corso del 2023, dice l'analisi, l'industria automobilistica globale ha prodotto 10,5 milioni di veicoli elettrici e la previsione per questo anno è di arrivare a 13,5 con la stima, per il 2025, di raggiungere quota 18 milioni. In sostanza, nell'arco di due anni la produzione è cresciuta del 70%. Ma chi le compra tutte queste vetture? L'analisi è impietosa: praticamente un veicolo elettrico su tre non si vende.

Secondo il set di dati analizzati, fra incentivi governativi e varie forme di bonus, campagne marketing, scelte ambientali e non ultima la disposizione europea che ha fissato al 2035 lo stop ai motori termici, nel corso del 2023 sono stati venduti 9,5 milioni di veicoli, con il 10% circa della produzione rimasta invenduta. La stima per quest'anno è invece di 9,8 milioni. Quasi il 28% in meno del prodotto.

Il Financial Times evoca quella che viene definita una "enorme errata allocazione del capitale” nel settore, ossia la scelta e gli investimenti potrebbero non dare frutti. “È difficile vedere qualcosa che possa causare una marcata accelerazione della domanda nel 2025”, afferma un investitore che ha studiato i dati citato dal Ft. La scossa auspicata al mercato, anche sull'onda emotiva della concorrenza cinese, con Stellantis e Volkswagen in testa, dunque non c'è stata, oppure si è già attenuata. Perché?

La risposta è chiara: “Probabilmente le auto devono essere più economiche dei loro equivalenti motori per favorirne l’adozione, ma con molte case automobilistiche che stanno già perdendo miliardi con i veicoli elettrici, la loro voglia di ulteriori tagli di prezzo per promuovere il passaggio sarà molto limitata”. 

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