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Tecnologia & Finanza

AI open source e gaming, così il Dottor Miliardo sfida ChatGPT: ecco cosa sappiamo

La società - con sede nelle Isole Vergini - dell'ex chirurgo torinese punta sull'intelligenza artificiale nelle criptovalute

AI open source e gaming, così il Dottor Miliardo sfida ChatGPT: ecco cosa sappiamo

Una sfida a OpenAI e a ChatGPT, quella della società del Dottor Miliardo, ossia il torinese Giancarlo Devasini, che ha rinunciato alla professione di chirurgo plastico per darsi alle criptovalute. Direttore finanziario della Tether Limited, con sede nelle Isole Vergini Britanniche, Devasini è stato appena inserito nella classifica dei miliardari di Forbes, assieme al CEO di Tether, Paolo Ardoino. Per l'ex medico, un patrimonio stimato di 9,2 miliardi di dollari.

Dopo l'invenzione della stablecoin, ossia una criptovaluta che a differenza dei bitcoin è ancorata ad altri valori - tradizionali e dunque appare meno volatile, la misteriosa compagnia ha deciso di puntare in grande sull'intelligenza artificiale e ha iniziato una campagna di reclutamento "di alto livello" per creare la propria AI completamente open source.

Il piano nasce per opporsi alla "monopolizzazione delle tecnologie AI da parte delle Big Tech". La società ha dichiarato che la divisione Tether Data "si propone di sostenere la trasparenza e la privacy nello sviluppo di modelli di IA". E per iniziare sono stati investiti 610 milioni di dollari nell’hardware di Northern Data e  420 milioni di dollari nelle GPU di Nvidia.

Una intelligenza artificiale del livello di quella di OpenAI, dunque, per il settore delle criptovalute? C'è di che preoccupare abbastanza gli analisti del settore. Anche perché la società di Devasini e Ardoino, fondata in realtà con Brook Pierce, attivo nel settore gaming ed ex attore bambino, ha pagato nel 2021, assieme ad altre società 61 milioni di dollari nel 2021 per via delle indagini del procuratore generale di New York e della Commodity Futures Trading Commission. Il tutto a causa della scarsa trasparenza nella gestione degli asset, secondo il Wall Street Journal.

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