Cerca

Il fatto

«Riaprite al traffico via Di Nanni». La provocazione che non piace alla Sala Rossa

Per l'area pedonale si pensa ad una riqualificazione anti degrado, ma «mancano i fondi»

Il mercato dell'isola pedonale di via Di Nanni

Il mercato dell'isola pedonale di via Di Nanni

La riqualificazione che nel 2006 ha interessato Borgo San Paolo e via Dante Di Nanni ha pedonalizzato il tratto che va da piazza Sabotino a via San Bernardino e il tratto di via Carrù. Un progetto che mirava a migliorare le attività commerciali e il mercato, rendendo la zona più vivibile per i cittadini con l’inserimento di nuovi arredi urbani, area verdi e spazi ludici. Una progettualità che rimane a metà per il consigliere e vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao, che ha interpellato l’assessora alla Viabilità Chiara Foglietta, lanciando «una provocazione». Riaprire al traffico via Di Nanni.

Una riapertura che «non ci sarà», ha risposto l’assessora sottolineando come «nel corso degli anni si sono susseguite ordinanze viabili che hanno affinato il regime di circolazione e di sosta», compresa l’installazione di cinque telecamere per il controllo degli ingressi dei veicoli autorizzati a transitare nell’area pedonale. «L’amministrazione – ha proseguito Foglietta – ha frequenti rapporti con le associazione della zona e ha riscontrato la volontà di mantenere pedonale l’area». Zona interdetta alle auto su cui c’è «l’impegno di mettere in atto un’importante riqualificazione», per cui mancano fondi.

«In attesa di trovare risorse economiche – ha concluso l’assessora – la Circoscrizione 3 ha già provveduto alla rimozione degli arredi urbani non più in ottime condizioni». Per il consigliere l’area è una «landa desolata di lastroni senza verde, e la situazione continua ad essere problematica». La sicurezza scarseggia, sia di giorno che di notte. Solo pochi giorni fa, un ragazzo di 25 anni è stato sgozzato. «Bisogna intervenire tempestivamente – ha concluso Firrao –. Non bisogna più aspettare».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.