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LA POLITICA

«Un congresso dopo il voto di giugno». Ora il Pd si prepara alla resa dei conti

All’evento “Cambiamo il Pd, cambiamo il Piemonte” non partecipano i segretari del partito

L'evento Cambia il Pd, Cambia il Piemonte

L'evento Cambia il Pd, Cambia il Piemonte

Parte dall’Off Topic in Vanchiglia, il processo di riorganizzazione del Partito Democratico piemontese, ma senza i dirigenti locali. «Sono stati invitati» assicurano la vice presidente dei dem Chiara Gribaudo e la senatrice Anna Rossomando e lanciano la proposta di un nuovo congresso locale dopo il voto di giugno. «È necessario» commenta la vice presidente del Senato della Repubblica Rossomando. «Apriamo una discussione interna, che non sia un regolamento dei conti» aggiunge. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Gribaudo: «Inauguriamo una riflessione di metodo e organizzazione del partito territoriale». A livello nazionale invece le due auspicano una conferenza sulla riorganizzazione della militanza. 


Nonostante i rumors di questi giorni, «non c’è alcuna volontà di scissione» da parte degli organizzatori dell’iniziativa (gli onorevoli Gribaudo, Rossomando, Berruto e Fornaro), che ora affermano con forza la necessità di affrontare “la questione morale” che scuote il partito dalle fondamenta. «Il Pd ha dimostrato fin da subito di reagire alle inchieste giudiziarie che sono pervenute, facendo un lavoro sulle liste. Ma non basta» arringa Gribaudo. «Come si riorganizza il partito? - domanda -. Il tema sono le filiere personali. Non tanto le organizzazioni di pensiero. Affrontiamo la campagna elettorale e non mettiamo sotto il tappeto le questioni». E ancora Gribaudo: «Far finta che non sia successo nulla è un errore. La questione morale riguarda il partito e noi la affrontiamo» conclude Gribaudo. 

Alla serata ha preso parte anche la candidata presidente del centrosinistra Gianna Pentenero. Ad aprire il dibattito è stato l’ex ct della nazionale Davide Berruto: «Non nascondiamo la spazzatura» commenta. Tra il pubblico candidati e militanti. C’è il capo lista Mauro Salizzoni, molti rappresentanti della GD Piemonte e diversi esponenti della società civile. «Ci vuole una struttura. La politica non è carriera. È servizio» commenta l’ex segretario regionale Paolo Furia, insieme ad Antonella Parigi, presidente di Torino Città per Le donne e candidata alle Europee. «Spero di poter essere un elemento utile per la rinascita del partito. Questo paese ha bisogno di noi».

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