Università di Torino, blitz studenti pro Palestina al rettorato

Tende da campeggio in Rettorato, dove si stava svolgendo una riunione tecnica della commissione istruttoria del personale, in via Verdi: lo stesso edificio vandalizzato ieri sera dagli stessi movimenti studenteschi e collettivi, sempre gli stessi che ieri sera hanno appeso le bandiere sui principali monumenti della città e cercato di bruciare la bandiera europea appesa alla Mole Antonelliana. 

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Questa mattina, partiti da Palazzo Nuovo in un improvvisato - e non autorizzato - corteo, i manifestanti sono arrivati al Rettorato con uno striscione “Basta accordi con Israele, Geuna prendi posizione”. Assente il rettore, hanno comunque interrotto il Consiglio di Amministrazione in corso. Poco dopo hanno portato dentro delle tende da campeggio tra cui una coperta dalla bandiera palestinese.

Dito puntato a Jacopo Tealdi, lo studente che fa parte del cda di UniTo: «Dovresti rappresentarci, invece sei complice di cosa accade qui dentro». Il ragazzo ha lasciato l’aula poco dopo. Zittito anche Andrea Silvestri, direttore generale dell’Università di Torino: «Sei il galoppino di Geuna».

A nulla è servita la richiesta di Silvestri ai manifestanti di lasciare l’aula e lasciarli proseguire con i lavori. «Noi stanotte dormiamo qui. A meno che non si organizzi una straordinaria assemblea per martedì dove congiuntamente anche noi possiamo partecipare: basta accordi con Israele». Nel frattempo, nel chiostro del rettorato, sono stati appesi manifestini con la faccia del rettore “Wanted, Geuna dove sei? Prendi posizione”.

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E nei corridoi gli studenti tacciono: «Qui nessuno vuole parlare»