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Il progetto

I cittadini votano “il giardino dell’Accoglienza” «per omaggiare i diritti umani»

Un omaggio ai diritti umani e la lotta alla discriminazione da parte dei cittadini di Torino

Il cortile interno della Circoscrizione 7

Il cortile interno della Circoscrizione 7

I cittadini votano “il giardino dell’Accoglienza”: così si chiamerà l’area verde interna al centro civico della Circoscrizione 7. «Un valore irrinunciabile per un luogo che offre servizi e sostegno a tutti i cittadini», aveva dichiarato la stessa Circoscrizione tramite i suoi profili social al “lancio” del sondaggio lo scorso dicembre.

Con l’iniziativa era stato chiesto ai residenti, così, di esprimere una preferenza tra una lista di 7 nomi già emersi dal confronto tra le associazioni del luogo e la sottocommissione Multiculturalismo. «Per la prima volta nella storia di Torino saranno i cittadini stessi a decidere il toponimo di uno spazio pubblico», aveva annunciato la Circoscrizione presentando il sondaggio. Obiettivo lanciare un messaggio forte: dare al luogo un nome che omaggiasse i diritti umani e la lotta alla discriminazione.

Tra le proposte, infatti, figuravano: giardino Wangari Maathai – ambientalista e attivista, prima donna africana a ricevere il premio Nobel per la Pace - e giardino Suad Benkhdim – educatrice e mediatrice culturale torinese. «Proprio a quest’ultima, la seconda opzione più votata, sarà chiesta l’intitolazione di un ulteriore spazio pubblico della Circoscrizione», fa sapere la consigliera alla 7 Ilaria Genovese.

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