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LA GIORNATA

Cirio all’abbazia di Fruttuaria: «E’ un vero gioiello del nostro territorio»

Il sindaco: «Erano 30 anni che qui non si vedeva un presidente di Regione»

L’abbazia Fruttuaria di San Benigno Canavese

L’abbazia Fruttuaria di San Benigno Canavese

La posa della prima pietra dell’abbazia Fruttuaria di San Benigno Canavese risale all’anno mille. Fondata da Guglielmo da Volpiano, venne inaugurata alla presenza dell’allora vescovo d’Ivrea Ottobiano, Arduino marchese d’Ivrea e re d’Italia e sua moglie Berta degli Obertenghi. Nel 1770 poi il cardinale Vittorio Amedeo delle Lanze fece costruire una nuova grande chiesa il cui impianto si sovrapponeva alla struttura medievali.

A vederla, in una domenica di sole, con tutto intorno il paese in festa, dà il meglio di sè. Ne è rimasto affascinato anche il presidente Alberto Cirio, oggi in visita a San Benigno. «Erano almenti trent’anni che qui non si faceva vedere un presidente di Regione» spiega il sindaco Alberto Graffino. «Fatta eccezione per le alluvioni» aggiunge subito dopo.  «In ogni caso, ci tenevamo che Cirio vedesse il nostro gioiello nascosto: l’abbazia di Fruttuaria». L’obiettivo dell’amministrazione infatti è quello di farla conoscere anche al di fuori dell’hinterland dei comuni del Canavese. «Vogliamo creare dei pacchetti turistici per rilanciare San Benigno - fa sapere ancora il sindaco Graffino -. Dopotutto è risaputo che la cultura aiuta il Pil del paesi».


A svelare tutti i segreti dell’abbazia a un interessato presidente Cirio è stato il professor Marco Notario, dell’associazione "Amici di Fruttuaria". Hanno preso parte alla visita della struttura anche diversi attori del gruppo storico rievocatore: in prima fila Arduino, Berta e Guglielmo da Volpiano.

A fare gli onori di casa ci ha pensato don Mario Viano. «È una piccola San Pietro» raccontano con orgoglio i volontari. E verso la fine del tour fa capolino anche Maria Teresa. È lei che, da oltre 45 anni, ha il compito di aprire le porte dell’abbazia. «I parroci vanno e vengono, ma Maria Teresa è sempre qui» spiegano dall’associazione.

Dopo una breve visita al sito archeologico sotterraneo, Cirio ha potuto ammirare anche il chiostro e il campanile. Nell’entourage del presidente Gian Luca Vignale, candidato nella lista civica e Claudia Porchietto, in corsa con Forza Italia. La visita al paese è stata anche l’occasione per lanciare la volata di Monica Camoletto, ristoratrice che fa parte della lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale. «Oggi ho scoperto tante bellezze di questo territorio ed in particolare la meravigliosa Abbazia di Fruttuaria, un vero gioiello del nostro Piemonte» commenta Cirio salutando e facendo rotta verso Alba, dove lo attende la cresima della figlia.

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