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Il caso

Murati in casa da due anni perché il Bonus è "sbagliato". Impresa e amministratore nei guai

Accuse e controaccuse sul perché il cantiere non sia mai partito e i ponteggi siano ancora lì: cos'è successo davvero?

Murati in casa da due anni perché il Bonus è "sbagliato". E ora partono le denunce per truffa

I ponteggi installati due anni e mezzo fa in corso Regio Parco 34

Doveva essere un cantiere da 385mila euro e rientrare nel cosiddetto Bonus Facciate. E’ diventato un intervento da 2 milioni e 187mila euro, finanziato col Bonus 110%. Ma solo sulla carta: gli incentivi fiscali non sono arrivati, l’impresa non ha praticamente fatto lavori e ha lasciato lì il ponteggio per due anni e mezzo, con gli abitanti “murati in casa” fino a oggi. E intanto sono partite una causa per risarcimento danni e una denuncia per truffa.

Al centro di questa storia incredibile c’è il condominio di corso Regio Parco 24, che ora si è affidato agli avvocati Pier Luigi Amerio e Davide Civallero per fare causa all’ex amministratore Massimiliano Oberto e alla New Energy srl, impresa con sede in provincia di Brescia.
Legali, abitanti e nuovo amministratore non rilasciano dichiarazioni perché c'è un processo in corso. Sono gli atti a parlare per loro: l’assemblea di condominio aveva deliberato quei 385mila euro di lavori il 22 luglio 2021, convinta che sarebbero stati coperti al 90% dal Bonus Facciate (come si legge nel cartello appeso ancora oggi sul ponteggio). Un anno esatto dopo, però, i residenti hanno scoperto che Oberto aveva firmato un contratto con New Energy per oltre 2 milioni in ambito Bonus 110%. Quindi agevolazione diversa e cifra cinque volte più grande: cos’è successo?

Nella richiesta di risarcimento danni, i legali del condominio puntano il dito anche contro il direttore dei lavori e parlano di «una evidente e macroscopica malafede di tutti costoro che costituisce chiara ipotesi di reato». E sottolineano «circostanze a dir poco bizzarre», come il fatto che Oberto abbia versato 120mila euro sul conto del condominio e che la New Energy abbia ricevuto dei soldi e poi li abbia subito restituiti.
Oberto, che a fine 2022 è stato "licenziato" all'unanimità dai condomini di corso Regio Parco, dice la sua versione della vicenda: «Premetto che mi sono affidato all’avvocato Erik Paleni e ho presentato una denuncia per truffa perché sono una vittima di quell’impresa come questo e altri condomini». Però i residenti accusano anche l’amministratore per i versamenti e il contratto “gonfiato”: «C’è stato un momento in cui bisognava saldare i lavori per non perdere il Bonus - motiva Oberto - L’esborso economico del condominio era lo stesso e loro mi hanno assicurato che era tutto a posto. Per una volta, mi sono fidato di una cliente, ci ho perso dei soldi e ora è giusto pagarne le conseguenze».
Replica New Energy con una nota scritta dal procuratore Gioele Cavallaro: «Nessuna truffa: abbiamo avviato il cantiere ma, intanto, non sono arrivati i documenti per ottenere gli incentivi fiscali. Non è chiaro se l’inadempienza sia causata dall’amministratore o dai condomini ma ora c’è un processo in atto e abbiamo bloccato i lavori, che per noi sono solo un costo».
Saranno dei giudici a stabilire chi ha ragione. Di certo c’è che, da gennaio 2022, il ponteggio di corso Regio Parco 24 è abbandonato a se stesso.

Gli abitanti non possono aprire porte e finestre, rischiano crolli, temono l’ingresso dei ladri. In seguito a un ricorso del condominio e a una consulenza tecnica che conferma le paure dei residenti, la giudice Luisa Vigone ha imposto all’impresa la «immediata rimozione» dell’impalcatura. Eppure sono passati altri tre mesi da quell’ordinanza: «Stiamo organizzando lo smontaggio dei ponteggi» concludono Cavallaro e  New Energy nella loro nota.

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