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Ai Murazzi, Brizzi e il seguito di Jack Frusciante: ci serviva davvero?

Lo scrittore bolognese al Magazzino sul Po con una band e il nuovo romanzo "Due"

Ai Murazzi, Brizzi e il seguito di Jack Frusciante: ci serviva davvero?

Ha scelto i Murazzi (questa sera alle 21 al Magazzino sul Po) e la musica un po’ grunge e un po’ blues dei The Perfect Cousins, per presentare il suo nuovo romanzo Enrico Brizzi, un romanzo forse inatteso, ma che colpisce. Perché, a distanza di tanti anni, Brizzi recupera la storia che l’ha rivelato, quella di “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”.

Oggi Brizzi è cinquantenne, ha quattro figlie, il suo editore talent scout Massimo Canalini di Transeuropa è venuto a mancare nei giorni scorsi, John (Jack) Frusciante è di nuovo con i Red Hot Chili Pepper (almeno al momento di scrivere questo articolo) ma Alex e Aidi sono ancora gli adolescenti che non sanno se sono innamorati o che altro. Bologna è ancora Bologna. E siamo negli anni ‘90. Una mera “operazione nostalgia”? Brizzi non sembra(va) il tipo, però questo è: “Due” (Harper Collins, 19 euro) è il seguito di quel fenomeno editoriale che obbligò l’editore a cedere i diritti a uno più grosso, che ci portò a un film - evitabile - con Stefano Accorsi e Violante Placido, che ci fece parlare di Giovane Holden al ragù bolognese. E, oggi, ci fa chiedere: ne sentivamo il bisogno di un seguito?

Brizzi, che va detto non ha mai seguito le mode o la strada più facile, è convinto di sì. Ne sentiva il bisogno, ora che le sue figlie hanno l’età dei personaggi di cui aveva scritto e che ci ripropone. Riprendendoli da dove li avevamo lasciati: Aidi che scopre l’America, il vecchio Alex che gira l’Europa in Interrail - ma ve lo ricordate? Incredibile -, per il resto c’è la musica, c’è il Liceo Caimani e c’è il diario in forma di lettere di Aidi, che finalmente adesso ha una voce sua. Chissà: magari sarebbe stato più divertente ritrovarli adulti, per capire che fine avevano fatto (e noi con loro).

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