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"Ridisegnare la Città": la prima mostra dell'Accademia Albertina a New York

L'Accademia porta nella Grande Mela il liberty torinese del celebre architetto Giulio Casanova attraverso le tele realizzate dagli allievi

"Ridisegnare la Città": la prima mostra dell'Accademia Albertina a New York

L'Accademia Albertina di Torino ha inaugurato di recente la sua prima mostra a New York, ospitata presso l'Istituto Italiano di Cultura. Intitolata "Ridisegnare la città: l'Accademia Albertina e Torino tra l'eclettismo e il liberty", l'esposizione mette in dialogo il grande classico con l'innovazione più recente.

Le opere originali di Giulio Casanova, architetto che ha segnato la storia di Torino, sono accostate alle tele degli allievi di pittura contemporanei, i quali hanno reinterpretato i dettagli più iconici delle opere di Casanova. La mostra presenta venti acquerelli originali di Casanova, accompagnati da venticinque tele contemporanee realizzate dagli studenti dell'Accademia.

Oltre alle opere fisiche, l'esposizione include un progetto multimediale con suoni, proiezioni e colori che si intersecano, creando nuovi paesaggi e interpretazioni. La combinazione di elementi tradizionali e moderni offre un'esperienza visiva unica che celebra l'eredità di Casanova e l'innovazione degli studenti.

Fondata nel 1678, l'Accademia Albertina è parte integrante della storia di Torino. Giulio Casanova, tra i massimi interpreti dello stile liberty e autore di progetti iconici come la teca per la Sindone nel Duomo di Torino, ha anche insegnato presso l'Accademia. Per questo motivo, Fabio Finotti, direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di New York, ha invitato la scuola a raccontare l'epoca del Liberty e dell'eclettismo decorativo, periodo di grande innovazione architettonica e decorativa tra fine Ottocento e inizio Novecento.

"Abbiamo cercato di narrare questo processo di trasformazione della città attraverso progetti decorativi spesso inaccessibili al pubblico," spiegano all'Accademia. Gli studenti hanno trasformato dettagli delle opere di Casanova in pittura a olio, adattandoli alla loro sensibilità e rimodernizzandoli. La vicedirettrice dell'Accademia, Laura Valle, docente di pittura, ha guidato gli allievi in questo progetto.

Sofia Mavaracchio, allieva all'ultimo anno di pittura, condivide la sua esperienza mostrandosi orgogliosa del lavoro che sono riusciti a realizzare. L'allieva si è recata a New York per l'inaugurazione della mostra insieme alla presidente dell'Accademia Paola Gribaudo, il direttore Salvo Bitonti, e i docenti Laura Valle e Gerardo De Pasquale, che hanno curato la mostra. Riccardo Sirci, un altro studente coinvolto, si è occupato invece dell'aspetto multimediale riempiendo gli spazi vuoti delle pareti con degli sfondi raffiguranti dei paesaggi ideati come scenari di città e proiettati durante la mostra. Insieme al professor De Pasquale, che si è occupato del suono, sono state realizzate animazioni che, con un gioco di luci, ridisegnano le tele stesse.

"È un momento bellissimo, siamo veramente emozionati," confessa la presidente Gribaudo. Il direttore Bitonti conferma: "Abbiamo sempre avuto una vocazione internazionale e questa mostra ne è la prova."

L'inaugurazione è stata preceduta da un intervento di Alain Elkann, che ha presentato il suo nuovo libro all'Istituto Italiano di Cultura, aggiungendo ulteriore prestigio all'evento.

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