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LA POLEMICA
27 Novembre 2024 - 05:50
Non si vedono tutti i giorni poliziotti, carabinieri, finanzieri e agenti della penitenziaria scendere in piazza e marciare lungo le strade della città. Uno spettacolo che in molti hanno definito «insolito» e anche «preoccupante». Tanto più che al centro della protesta c’era il futuro dello stabile di corso Regina Margherita, la storica sede del centro sociale Askatasuna. L’immobile fa parte di un progetto portato avanti dall’amministrazione Lo Russo nel segno dei cosiddetti “beni comuni”. Dopo una prima operazione di sgombero però pare che le attività del centro sociale siano proseguite all’interno dello stabile. «La scelta di avviare un percorso di legalizzazione di ciò che non è mai stato legale come Askatasuna è un segnale distruttivo che l’amministrazione lancia alla città» va dritto al punto il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Ferrante De Benedictis.
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«Premiare chi fa della violenza una pratica costante e attacca sistematicamente la polizia, è offensivo nei confronti di chi invece lavora costantemente e in modo silenzioso al bene comune e alla crescita della nostra comunità» aggiunge. Per queste ragioni, De Benedictis ha preso parte alla manifestazione dei poliziotti.
Non le manda a dire al primo cittadino neppure il vicecapogruppo di Forza Italia Domenico Garcea. «È ridicolo che il sindaco continui a inseguire un “fantomatico” progetto di cooperazione con chi, per 30 anni, ha usato la violenza e l’illegalità per manifestare contro ogni forma di vita democratica e ottenere la possibilità di occupare abusivamente uno stabile di proprietà comunale, da diversi mesi peraltro dichiarato inagibile dall’Asl e dai vigili del Fuoco, senza mai pagare un euro di utenze e di affitto» commenta aspro.
«Lo striscione in testa al corteo in cui le Forze dell’Ordine chiedevano la chiusura dell’Askatasuna è più che mai condivisibile» commenta anche il capogruppo della Lega in consiglio Fabrizio Ricca. «È stato triste vedere come alla manifestazione non abbia preso parte il Pd, che a parole dichiara sempre solidarietà agli agenti salvo poi disertare appuntamenti importanti come quello di lunedì scorso a Torino» aggiunge.
«Il progetto di legalizzazione dello stabile occupato da Askatasuna non ha portato a ora nessun risultato» commenta il consigliere di Torino Bellissima, Pierlucio Firrao. «L’immobile continua a essere occupato anche nelle parti superiori, quelle peraltro pericolanti secondo le relazioni dei tecnici; le forze dell’ordine manifestano in piazza per la presenza dei militanti in ogni scontro durante le manifestazioni; lo spazio di corso regina 47 viene usato per comizi politici da eurodeputati di Avs; come consiglio Comunale ci è stato impedito di fare sopralluogo. La legalizzazione a ora è un miraggio».
Sul tema prende la parola la vicesindaca Michela Favaro. «Non vogliamo legalizzare nulla di illegale» premette e assicura: «Quando abbiamo avuto notizie di movimenti irregolari all’interno dello stabile lo abbiamo subito segnalato al comitato promotore. In ogni caso, il progetto va avanti solo se le regole vengono rispettate».
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