Esce dal tunnel delle dipendenze e dona un rene alla compagna malata. E poi, le chiede di sposarlo

Paolo ha donato un rene a Elisa. E non è solo un gesto, è un atto. Un atto che non ha precedenti, che va oltre ogni convenzione, che segna una linea di separazione tra il prima e il dopo.  È l'atto di un uomo che ha fatto una promessa a se stesso e alla persona che ama: «Sarò qui per te, oggi e per sempre». Una storia di cui abbiamo scritto il primo capitolo, pochi mesi fa: Elisa, 34 anni, malata da anni della Granulomatosi di Wegener, una malattia autoimmune che distrugge gli organi, aveva già subito un trapianto di rene nel 2015. Un dono di sua madre, Antonella, che, con un coraggio fuori dal comune, le aveva donato un organo per salvarla. Ma la malattia non ha mollato la presa. E Elisa ha dovuto affrontare la realtà di un nuovo trapianto. E qui arriva Paolo, che ha deciso che era il momento di essere lui a fare quel passo. «Un rene enorme», ha scherzato Elisa dopo l'intervento, durato due ore e mezzo, all’ospedale Molinette di Torino, intervento andato a buon fine. Ma quel “buon fine” è solo la punta dell’iceberg di una storia che, senza quel gesto, sarebbe stata solo una cronaca di malattia e dolore. Paolo di anni ne ha 54 e molti li ha passati a lottare contro la tossicodipendenza: ha trascorso diverso tempo a San Patrignano, la comunità romagnola. Suo figlio, Andrea, non ce l’ha fatta. La stessa dipendenza che Paolo aveva combattuto ha spezzato la vita di suo figlio. Eppure, Paolo è riuscito a rialzarsi, e lo ha fatto nel modo più grande possibile, incontrando Elisa, e scegliendo di fare per lei ciò che nessuno potrebbe mai considerare scontato. Oggi sono a casa, insieme, con la vita che riparte da lì, da quel gesto. Paolo, infatti, non si è fermato alla donazione. Ha chiesto a Elisa di sposarlo. Non è solo una richiesta, è il coronamento di un amore che ha trovato la sua forza proprio nella difficoltà. «Voglio vivere ogni giorno della mia vita con te». Abbiamo raggiunto la coppia in videochiamata, per farci raccontare da loro le emozioni e le sensazioni di questi giorni. Elisa è raggiante, come dice Paolo «un fiore sbocciato» e loro sono più uniti e affiatati che mai. Paolo la guarda con gli occhi pieni d’amore «ho fatto ciò che andava fatto e spero che chi sta passando una vita come quella che ho passato io possa, conoscendo la mia storia, sapere che la vita non è tutta li’, che ne vale la pena vivere per qualcosa di bello». E poi i ragazzi danno un’altra bellissima notizia «quando le ferite guariranno prenderemo un cane». Pochi mesi fa la coppia aveva perso il loro Bobo, un pitbull color cioccolato. E adesso sono pronti ad accogliere una cucciola di tre anni, un’altra pitbull che ora si trova al Bull and Love rescue, il rifugio di Moncalieri di Stefano Blecich dove diversi cani attendono un’adozione. Salutiamo i ragazzi: «Magari ci vediamo lì».

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Elisa e Paolo, quando l'amore può salvarti la vita

Lui ha lottato - e vinto - contro l'eroina. Lei ha una malattia rara. Ma, insieme, non si sono mai arresi...