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Automobili, ladri scatenati: «Mi hanno rubato le ruote due volte in 20 giorni»

Nel mirino dei "cannibali" delle auto ci sono soprattutto le Alfa Romeo Stelvio: «A marzo mi hanno rubato gomme e cerchioni già due volte»

La Stelvio in piazza Chiaves e in lungo Po Antonelli: entrambe le volte, è stata ritrovata sui mattoni

La stessa Stelvio in piazza Chiaves e in lungo Po Antonelli: entrambe le volte, è stata ritrovata sui mattoni

A Torino da qualche mese tutti i proprietari di un’automobile sono in allarme per il rischio che le proprie vetture vengano letteralmente “cannibalizzate” da bande di ladri specializzati nello smontare per poi rivendere gomme, cofani, portiere, volanti, paraurti. Ma se siete i proprietari di un’Alfa Romeo dovete prestare ancora più attenzione perché a quanto pare, da qualche tempo i ladri hanno una “preferenza” per le Stelvio. Ne sa qualcosa Roberto Bartolomeo, impiegato Iveco che detiene, suo malgrado, un “record”: i ladri gli hanno rubato tutte e 4 le ruote, lui le ha sostituite e tre giorni dopo gliele hanno rubate di nuovo.

È lui stesso a raccontarci quanto successo: «A inizio mese - spiega - sono uscito di casa per andare al lavoro e ho trovato la mia Alfa Romeo Stelvio, parcheggiata in piazza Chiaves, sui mattoni. Qualcuno, nella notte, aveva portato via gomme e cerchioni». Un episodio purtroppo diventato troppo comune a Torino, dove da mesi imperversano i ladri. Roberto si è trovato di fronte a un danno non di poco conto: «Per sostituire 4 gomme e cerchioni servono circa 2.500 euro - spiega - per fortuna sono assicurato ma oltre al danno economico bisogna tenere conto delle perdite di tempo: prima quelle per fare la denuncia e poi quelle dal meccanico». Alla fine, lo scorso giovedì, Roberto è riuscito a tornare al volante della propria Stelvio, tolta dai mattoni e rimessa sulle ruote. «Io ho l’ultimo modello e i cerchioni sono in lega, molto belli - spiega - Al meccanico avevo anche fatto una battuta: “Al massimo me li rubano di nuovo”». Quasi una profezia.

Tre giorni dopo, domenica scorsa, infatti la scena si è ripetuta: «Avevo parcheggiato sul lungo Po, a un centinaio di metri dalla piazza - racconta - e ho trovato di nuovo l’auto sui mattoni». Adesso, in attesa di ripetere di nuovo l’iter assicurazione-denuncia-meccanico, a Roberto resta solo un dubbio: «Forse dovrei cercare un box - conclude rassegnato - ma qui a Vanchiglietta, oltre che caro, non è per niente facile trovarne uno in affitto».

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