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Sci, chiude la stagione. E ora un'estate senza impianti aperti al Sestriere?

Oggi ultimo giorno di apertura in Val di Susa : il bilancio e i progetti di Bardonecchia e Vialattea (che si prepara a salutare Giovanni Brasso)

La telecabina del Sestriere questa estate resterà chiusa

La telecabina del Sestriere questa estate resterà chiusa

Ultime sciate sulle piste di Bardonecchia e della Vialattea. Oggi infatti, come da calendario, chiude la stagione e suona il triplice fischio per gli impianti: si chiude, con un arrivederci al prossimo dicembre. Quando, e questa è una delle notizie, al vertice della Vialattea, dopo 20 anni potrebbe non esserci più Giovanni Brasso.

In attesa di conoscere il futuro, il presente è dedicato ai bilanci di quella che è stata la prima stagione dei due comprensori uniti sotto un’unica bandiera, quella del fondo inglese Icon. «Per noi i numeri sono positivi - spiega da Bardonecchia Nicola Bosticco, ad di Colomion - questo è stato l’anno migliore del post-Covid. Rispetto all’anno passato abbiamo registrato una crescita dell’8-10% delle presenze, con un’impennata del 20% degli stranieri, soprattutto inglesi, belgi e francesi, che hanno apprezzato le nostre settimane bianche. Ovviamente per avere i numeri precisi bisogna attendere, ma direi che possiamo stimare circa 350mila presenze per 3 milioni di passaggi agli impianti».

Da sinistra, Nicola Bosticco e Giovanni Brasso

Bilancio positivo ma i problemi non mancano: «Quest’anno investiremo moltissimo negli impianti di innevamento, circa 3 milioni di euro. Ma noi - attacca Bosticco - facciamo parte di un sistema in cui tutti dovrebbero fare la propria parte. Ad esempio, è assurdo che l’alta velocità non fermi a Bardonecchia, per servire i nostri impianti, e faccia invece scalo a Oulx per favorire le navette di collegamento con le francesi Monginevro e Serre Chevalier. E non capisco perché, ora che c’è la possibilità, non ci sia anche un treno da Caselle a Bardonecchia». I collegamenti non sono l’unico problema: «Servono più posti alberghieri di qualità: più turisti ricchi significa più soldi spesi sul territorio. Ma non possiamo sperare che i lavori di riqualificazione siano tutti sulle spalle di strutture che molto spesso sono a gestione famigliare». Questa è stata anche la prima stagione dello skipass unico per Bardonecchia e Vialattea: «I numeri sono buoni - spiega Bosticco - ma per la prossima stagione servirebbe una navetta che colleghi Bardonecchia a Sauze d’Oulx. Abbiamo già avuto dei primi incontri ma bisogna che siedano allo stesso tavolo Comuni, Città metropolitana e aziende dei trasporti. Speriamo di farcela».

La buona notizia, per gli amanti della montagna anche estiva, è che a Bardonecchia «quest’anno riapriremo in anticipo rispetto agli anni scorsi: dall’1 giugno alcuni impianti saranno operativi tutti i week end e da metà mese tutti i giorni». La cattiva è che, al contrario, sulla Vialattea «questa estate - anticipa il presidente, Giovanni Brasso - non apriremo la telecabina del Sestriere in quanto necessita di interventi periodici di revisione. Apriremo però a Sauze d’Oulx». Sestriere resterà quindi senza impianti estivi? «Forse - non si sbilancia Brasso - apriremo 15 giorni il Trebials» che collega Borgata a Sestriere.

Meno entusiasmo, rispetto a Bardonecchia, lo si registra anche nei confronti della stagione che si chiude oggi e che Brasso definisce «medio-buona, anche perché il meteo non ci ha aiutato, visto che purtroppo non c’è stata una grande nevicata in apertura di stagione. E anche il calendario, con la Pasqua così avanti, non ci ha dato una mano. Nonostante questo a livello di numeri siamo appena sotto la scorsa stagione ma proprio solo dell’1-2%. Sono però aumentate le vendite di stagionali (+8-10%) e settimanali (+4-5%) per un totale di circa un milione di presenze e 13 milioni di passaggi». E il clima che cambia ha convinto anche la Vialattea a investire più sull’innevamento che sugli impianti di risalita: «Quest’anno finiremo di rifare quelli del Sestriere - spiega Brasso - poi dal prossimo anno passeremo a quelli di Sansicario e Sauze d’Oulx».

Anche Brasso appoggia l’idea di una navetta tra Sauze e Bardonecchia «almeno a livello di esperimento per una stagione, per poi valutare sulla base dei numeri se piace ai turisti». Se si farà, potrebbe essere l’ultima novità che vedrà dal timone dell’azienda: «Non so ancora le intenzioni della proprietà ma io - anticipa - ho dato la mia disponibilità fino a fine anno. Ho 78 anni e da 20 faccio il presidente, è ora di lasciare spazio ai giovani. C’è un inizio e una fine per tutto».

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