Cerca

Il caso

Accuse di violenza in ospedale: il 50enne arrestato a Torino

Un uomo senza fissa dimora denuncia presunti abusi da parte della polizia durante un arresto al Maria Vittoria

Accuse di violenza in ospedale: il 50enne arrestato a Torino

L'ospedale Maria Vittoria

Un uomo di 50 anni senza fissa dimora e con problemi di tossicodipendenza, è stato arrestato tra mercoledì 30 aprile e giovedì 1 maggio 2025, dopo aver causato disordini nel pronto soccorso. Tuttavia, ciò che è accaduto durante e dopo l'arresto ha portato a una serie di accuse in tribunale. Secondo quanto ricostruito dalla pubblico ministero Delia Boschetto, l'uomo si è presentato al pronto soccorso lamentando dolori alle mani. La situazione è rapidamente degenerata quando ha iniziato a minacciare il personale medico, urlando frasi come "Vi ammazzo tutti, vi faccio vedere cosa succede". Ha poi danneggiato la struttura, rompendo il vetro della porta d'uscita.

Le guardie dell'ospedale sono intervenute per prime, seguite dagli agenti della polizia di Stato, che hanno proceduto all'arresto. Durante l'udienza di convalida dell'arresto, l'uomo ha dichiarato in tribunale di essere stato vittima di violenza da parte degli agenti. L'avvocata Nadia Di Brita, che lo difende, ha sottolineato che il referto medico evidenzia la rottura di alcune costole, sollevando dubbi sulla dinamica dei fatti.



La questura ha dichiarato che l'uomo "non è stato collaborativo durante l'arresto". La legale Di Brita ha espresso l'intenzione di approfondire la questione con il suo assistito e valutare la possibilità di sporgere querela. Al termine dell'udienza, il giudice ha convalidato l'arresto, ma ha disposto la scarcerazione dell'uomo, imponendogli l'obbligo di firma.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.