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L’appuntamento

Torino apre i suoi gioielli: ecco come visitare (gratis) case e palazzi da sogno

Torna Open House e da domani ci si può iscrivere per i tour più speciali

Torino apre i suoi gioielli: ecco come e quando visitare (gratis) case e palazzi da sogno

Palazzo Biandrate Aldobrandino di San Giorgio (foto dal sito Open House)

Torino apre casa: con questo slogan a effetto ritorna "Open House", il festival che permette di visitare palazzi storici, appartamenti da sogno ed edifici pubblici solitamente chiusi al pubblico. Quest'anno, per l'ottava edizione, si potrà scegliere fra oltre 150 "gioielli" fra città e provincia. Tutti visitabili gratuitamente, anche se alcuni vanno prenotati.

Ma come funziona Open House? L'idea nasce a Londra nel 1992 dalla fondatrice Victoria Thornton e da allora si è diffusa nel mondo. Oggi le città della rete Open House Worldwide sono più di quaranta, distribuite in ogni continente. Torino si è aggiunta nel 2017, coinvolgendo da allora migliaia di persone.

Per l'ottava edizione, l'appuntamento è per il 7 e 8 giugno e il primo passo è registrarsi a Open House Torino attraverso il sito web openhousetorino.itgià attivo gli scorsi anni (per tutte le persone già registrate in passato, la registrazione rimane valida). Così sarà possibile scegliere fra 150 immobili di ogni tipo, dove l'accesso è libero e gratuito negli orari di apertura (consultabili sul sito). E si potranno visitare, per esempio, il Villino Caprifoglio di corso Massimo D'Azeglio, il castello di Lucento, in via Pianezza, e l'istituto delle Rosine di via Giovanni Plana. O scoprire le bellezze del Palazzo Biandrate Aldobrandino di San Giorgio, in via delle Orfane, di Casa Crescent in corso Re Umberto e di 25 Verde, la "casa sugli alberi" di via Chiabrera. O ancora fare un tour dei quartieri più antichi della città, da San Donato a 

Fanno eccezione una decina di siti che, per ragioni logistiche o richieste specifiche, vanno prenotati a partire dalle 20 di domani, martedì 3 giugno (è possibile prenotarsi qui dopo la registrazione). Si tratta dell'Abbazia di Pulcherada a San Mauro; il Campanile Santa Zita, il piccolo miracolo ingegneristico progettato da Francesco Faà di Bruno in via San Donato, a Torino; Casa Martini, nella storica sede della Martini&Rossi a Pessione, frazione di Chieri; il quartier generale della ELITechGroup, in corso Svizzera; L’attico nel bosco e il Real Collegio Carlo Alberto, a Moncalieri; La casa tra gli alberi, in corso Marconi; The Heat Garden, il bosco pensile che l'Iren ha realizzato per ospitare gli accumulator id calore del teleriscaldamento, in via Lugaro; il Palazzo della Regione Piemonte, il grattacielo lungo via Nizza che ospita gli uffici regionali (dove si potrà salire fino in cima, ai 205 metri d'altezza del terzo grattacielo più alto d'Italia); lo storico ristorante Del Cambio in piazza Carignano; la sinagoga di Torino in via Sant'Anselmo; il tour del Cimitero monumentale di Torino; il campus delle Nazioni Unite lungo corso Unità d'Italia.

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