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Il progetto

"Non chiamatelo più ex Safov": un nuovo spazio rigenerato in Vanchiglia

Restyling da 450mila euro: un nuovo spazio polivalente a Vanchiglia che conserva la storia delle ex fonderie

"Non chiamatelo più ex Safov": un nuovo spazio rigenerato in Vanchiglia

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Quasi mezzo milione di euro per restituire al quartiere Vanchiglia uno spazio in disuso da circa trent’anni. Un tassello in più per far scrollare di dosso la veste industriale di Torino. Dove negli anni ‘20 le ex fonderie Safov (Società Anonima Fonderie Officine Vanchiglia)

davano lavoro a tutto il quartiere. Chiusa negli anni ‘70 e diventato un laboratorio teatrale, lo spazio aveva chiuso poco dopo perché risultato inagibile. Oggi, dopo diversi tentativi andati a vuoto per mancanza di fondi, partono i lavori che lo renderanno uno spazio polivalente al servizio della collettività, a disposizione del limitrofo Istituto Comprensivo Strada - Rodari e delle associazioni di quartiere.

Si parte un po’ in ritardo rispetto all’iniziale cronoprogramma - inizio primavera - ma si parte. Lo spazio da circa 500 metri quadrati sarà riqualificato grazie a 450mila euro di fondi Pnrr. “Sarà un salone polivalente, rispondendo all'esigenza di avere un nuovo spazio per bambini e bambine, ma non solo. Questo è un patto educativo di comunità”, ha raccontato questa mattina, all’inaugurazione dei lavori, l’assessora all’Istruzione di Palazzo civico Carlotta Salerno. In accordo con la Soprintendenza saranno mantenute le vecchie travi dell’800, rinforzata da un nuovo scheletro ed infissi in grado di garantire l’efficienza energetica.

A cento metri dal luogo è partito anche “l’enorme intervento di riqualificazione del gasometro di corso Farini da 35 milioni. Ci sarà anche un polo di formazione Italgas. È un quartiere effervescente”, ricorda il presidente della Circoscrizione 7 Luca Deri, facendo anche riferimento agli sporadici episodi vandalici nei parchi del quartiere. A due passi, poi, letteralmente a pochi civici, il centro sociale Askatasuna.

Presente anche il preside dell’istituto scolastico, Oscar Eugenio Maroni, che propone l’intitolazione del nuovo spazio all’iconica figura di Gino Strada, fondatore di Emergency. “Ci siamo dati anche la “missione” di cambiarvi il nome. Non più ex Safov, basta con questi “ex”. Lo spazio non era del produttore di ascensori, ma un laboratorio teatrale. Un bel connubio con il nostro complesso”.

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