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IL CASO

Via Nizza, tra le macerie un fiore per Jacopo

Le ipotesi iniziali di disastro e omicidio colposo sono state archiviate, mentre ora si indaga per crollo doloso e omicidio doloso

Via Nizza, tra le macerie un fiore per Jacopo

Un fiore e un cartello con poche parole, lasciati davanti al civico 389 di via Nizza, dove giovedì scorso un’esplosione ha devastato quattro appartamenti al Lingotto, portando via la vita a Jacopo Peretti, 35 anni. “Grazie di cuore a tutti voi. A voi che in tanti modi ci avete aiutati e supportati”, ha scritto la famiglia Peretti. Solo poche ore fa L’inchiesta sulla deflagrazione ha registrato una svolta decisiva. Le ipotesi iniziali – disastro colposo e omicidio colposo – sono state archiviate. La Procura di Torino procede ora per crollo doloso e omicidio doloso. A condurre le indagini è da poche ore la Squadra mobile della questura, subentrata al primo lavoro dei vigili del fuoco e del commissariato Barriera Nizza. Il cambio di rotta sarebbe stato determinato da un elemento emerso durante i rilievi: tra le macerie, i tecnici avrebbero individuato un possibile innesco. Non è stato reso noto di che tipo si tratti, ma la sola presenza di un dispositivo compatibile con un’azione volontaria ha fatto scattare l’ipotesi di dolo. Nell’esplosione sono rimaste ferite cinque persone, tra cui due bambini. Si indaga per comprendere chi possa aver avuto interesse o responsabilità in un gesto che, allo stato attuale, sembra intenzionale.

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