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Il caso

Dal mercato di Mirafiori la voce dei cittadini: «I cinghiali? Problema da risolvere, non da abbattere»

Le testimonianze raccolte in via Cesare Pavese parlano di più sicurezza, di difendere gli animali, di risposte rapide dalle istituzioni

Dal mercato di Mirafiori la voce dei cittadini: «I cinghiali? Problema da risolvere, non da abbattere»

Il mercato Pavese di Mirafiori Sud

Durante una mattinata al mercato Pavese di Mirafiori Sud si discute di un tema insolito, ma sentito: i cinghiali che di notte scorrazzano tra strade e parchi del quartiere. Sempre più frequenti gli avvistamenti, con i residenti divisi tra paura e disapprovazione per gli abbattimenti. Le testimonianze raccolte raccontano di una comunità preoccupata, che pretende delle risposte dalle istituzioni.

«La soluzione sarebbe abbattere gli abbattitori» scherza Emanuele, prima di spiegare la sua posizione: «Non ne sapevo nulla, non mi è mai capitato di vederli. Sono assolutamente contrario all’abbattimento e penso che la soluzione possa essere quella di riaccompagnarli da dove sono fuggiti, anche se è complicato. Sono preoccupato soprattutto perché sembra che nessuno intervenga: speriamo che si faccia qualcosa». Sulla stessa linea il signor Rufino: «Abbattimento? No, mi dispiacerebbe troppo. Capita quando hanno i piccoli, ci vorrebbe un altro sistema. C’è chi li vuole abbattere solo per mangiarseli. L’unica soluzione alternativa sarebbe prenderli e riportarli da dove sono scappati, anche se è difficile. La colpa è nostra: abbiamo invaso il territorio di queste povere bestie. Io sono per gli animali».

Più critico invece Antonio: «Sono animali che danno fastidio. Se la femmina ha i figli diventa pericolosa, perché attacca per difenderli. Non si deve ripopolare, e se vanno abbattuti bisogna agire alla fonte, non sui cuccioli. L’idea è di ridurne il numero per evitare che ce ne siano troppi in giro». Colpite e sorprese anche Elisabetta e Laura: «È incredibile, quando siamo andate in montagna non li abbiamo mai visti, e invece qua li incontriamo sotto casa. Non è giusto abbatterli, però è vero che fanno danni, ai contadini e sulle strade. Un nostro amico ha avuto un incidente in tangenziale con un cinghiale, ma ha dovuto pagare lui i danni perché l’assicurazione non copriva quel tipo di sinistro. Non ha neanche denunciato perché gli avrebbero dato la colpa».

Il tema dei cinghiali continua a dividere cittadini, istituzioni e mondo venatorio. Da un lato le preoccupazioni per la sicurezza, con gli animali sempre più presenti nei parchi urbani e lungo le strade; dall’altro i dubbi legati alla gestione degli abbattimenti. Le sparatorie serali autorizzate per il contenimento della specie sollevano polemiche sia per i rischi legati alla vicinanza delle abitazioni, sia per l’efficacia contestata di un metodo che potrebbe alterare gli equilibri del branco. Sullo sfondo pesano anche le questioni legali, come l’assenza di obblighi assicurativi per i selecontrollori, e quelle ambientali, con chi chiede soluzioni meno cruente, come sterilizzazioni, barriere o corridoi ecologici. A complicare il quadro, episodi contestati come quello di Nichelino, dove un intervento non segnalato in tempo ha alimentato proteste e polemiche. Nel frattempo, gli agricoltori continuano a denunciare danni alle coltivazioni, mentre i cittadini lamentano scarsa comunicazione e temono per la propria sicurezza.

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