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Innovazione piemontese

Due ricercatrici del Politecnico conquistano quasi 3 milioni dall'Europa

Marta Tuninetti e Sofia Nannini tra i 30 vincitori italiani degli Starting Grant. Ricerche innovative su crisi idrica e allevamenti intensivi

Due ricercatrici del Politecnico conquistano quasi 3 milioni dall'Europa

Il Politecnico di Torino centra un doppio colpo nella prestigiosa selezione degli Erc Starting Grant 2024. Marta Tuninetti del Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture e Sofia Nannini del Dipartimento di Architettura e Design hanno ottenuto finanziamenti per oltre 2,9 milioni di euro complessivi per sviluppare ricerche innovative sui temi della sostenibilità alimentare e dell'architettura degli allevamenti.

L'European Research Council ha premiato 478 progetti in tutta Europa, di cui 30 in Italia. I due progetti torinesi si distinguono per l'approccio multidisciplinare e l'ambizione di affrontare sfide globali attraverso prospettive originali.

TIP-FRESH: INVERTIRE LA CRISI IDRICA PARTENDO DALLA TAVOLA
Il progetto coordinato da Marta Tuninetti ha conquistato 1.470.000 euro per cinque anni di ricerca sul tema "Social Tipping Points in the Food System for Freshwater Sustainability". L'obiettivo è accelerare la transizione verso diete a basso consumo idrico per affrontare la scarsità d'acqua causata dal sovrasfruttamento dei bacini idrografici.

«Il progetto punta ad accelerare l'adozione di diete a basso impatto idrico» spiega Tuninetti, attraverso i cosiddetti "social tipping points". «Partendo dalle nicchie di consumatori virtuosi e mercati innovativi capiremo quali meccanismi sociali, psicologici e comportamentali possano accelerare l'adozione a larga scala di diete a basso impatto idrico e ambientale». Per raggiungere questo risultato, il progetto integra diverse discipline:

  • Idrologia, per comprendere l'impatto delle diete sui regimi di precipitazioni;
  • Matematica, per analizzare i dati storici del sistema alimentare;
  • Sociologia e psicologia comportamentale, per studiare le dinamiche individuali e collettive.

ANIMAL FARM: UNA STORIA ARCHITETTONICA DEGLI ALLEVAMENTI
Sofia Nannini guiderà il progetto "An Architectural History of Intensive Animal Farming, 1570-1992" con un finanziamento di 1.485.000 euro. La ricerca ricostruirà l'evoluzione degli spazi destinati agli animali da reddito, dalle ville rinascimentali agli allevamenti intensivi contemporanei.

L'indagine storica si svilupperà su tre direttrici:

  • Tipologie architettoniche utilizzate negli allevamenti;
  • Tecnologie e materiali costruttivi;
  • Istituzioni e figure che hanno contribuito alla creazione di queste strutture.

Il progetto analizzerà contesti nordamericani, dove è nato il concetto di allevamento intensivo, e vari paesi europei, inclusi Nord Italia, Francia, Danimarca, Germania e Regno Unito. Per farlo, i ricercatori intrecceranno la Storia della Medicina Veterinaria, la Storia del Lavoro e i Critical Animal Studies.

«L'allevamento intensivo è una realtà indiscussa del nostro presente, che lascia tracce architettoniche evidenti e al tempo stesso nascoste nelle pieghe del territorio industriale» commenta Nannini. «Indagando l'evoluzione degli spazi per l'allevamento dall'età moderna a oggi, Animal Farm intende raccontare una storia dell'architettura al cui centro stanno gli animali e lo sbilanciato rapporto di potere umano-animale».

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