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Il caso
07 Settembre 2025 - 10:26
È indagato per uccisione di animale un italiano sulla sessantina, residente in un appartamento di via Sospello, dove lo scorso 27 agosto è stata rinvenuta la carcassa di un cane in avanzato stato di decomposizione. Secondo la ricostruzione degli agenti della polizia locale, coordinati dal pubblico ministero Giulia Rizzo, l’uomo avrebbe ucciso l’animale a martellate, lasciandolo poi marcire nell’alloggio. L’intervento era scattato dopo la segnalazione di un forte odore proveniente dall’appartamento.
Sul posto erano intervenuti i vigili del fuoco e il personale del 118 di Azienda Zero: si temeva la presenza di un cadavere umano. L’uomo non era in casa al momento dell’irruzione, ma è stato rintracciato poche ore dopo. Nell’abitazione della madre, che frequenta abitualmente – la donna è attualmente ricoverata in una residenza sanitaria – sono stati trovati altri due cani. L’accusa è di uccisione di animale, reato per cui rischia fino a tre anni di carcere. Sull’episodio è intervenuto l’assessore Fiodor Verzola: «Di fronte a un episodio così atroce, come quello avvenuto in via Sospello, non si può rimanere indifferenti» attacca il “papà del Daspo Cinofilo.
«Uccidere un cane a martellate è un atto scellerato che merita la massima condanna. Da educatore cinofilo e da assessore alla tutela dei diritti degli animali, auspico non solo che l’autore venga punito con severità, ma che venga applicato un provvedimento di Daspo cinofilo, che lo inibisca per sempre dal detenere animali». Verzola ha poi aggiunto: «Plaudo all’inasprimento delle pene per i reati di maltrattamento, ma sento anche il dovere di ribadire che non basta fermarsi alla punizione. Serve un cambiamento culturale che parta dalle scuole, con progetti di educazione al rispetto degli esseri senzienti non umani».
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