Stellantis, 5 mila posti di lavoro in Messico e arriva nel Paese il marchio Leapmotor

Stellantis rilancia sul Messico, ampliando produzione, gamma e forza lavoro, mentre gran parte dell’industria automobilistica sta rallentando o riducendo la propria presenza nel Paese a causa delle pressioni de dazi e delle politiche del presidente statunitense Donald Trump. In un contesto in cui General Motors riporta alcune linee produttive negli Stati Uniti, Nissan prepara la chiusura di due stabilimenti e gruppi come BYD e Tesla frenano nuovi progetti, il gruppo guidato in Nord America da Antonio Filosa sceglie invece di accelerare. «È solo l’inizio di ciò che vedremo in Messico», afferma Daniel González, amministratore delegato di Stellantis Mexico. «Quel che conta è ciò che sta arrivando».

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Il primo elemento della strategia riguarda lo stabilimento di Saltillo, dove è iniziata la produzione del Ram 1500, modello di punta del marchio e diretto concorrente della Chevrolet Silverado costruita da GM a Silao. A Toluca, parallelamente, il gruppo sta trasformando l’impianto in un polo per l’elettrificazione: qui prenderanno forma la nuova Jeep Cherokee ibrida, prima versione elettrificata della storia del modello, e la Jeep Recon, SUV completamente elettrico. I due modelli si aggiungeranno a Compass e Wagoneer S, avviato lo scorso anno, consolidando il ruolo dello stabilimento come hub tecnologico per la regione. L’espansione produttiva ha ricadute immediatamente visibili sull’occupazione. Con l’avvio dei nuovi programmi, Stellantis ha superato i 5mila nuovi posti di lavoro, raggiungendo quota 13mila addetti negli stabilimenti e circa 17mila dipendenti totali nel Paese. L’aumento dei volumi produttivi e della complessità tecnologica permette inoltre di rafforzare la rete dei fornitori locali, considerata strategica per sostenere gli obiettivi industriali del gruppo.

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Accanto al rilancio delle fabbriche, Stellantis sta preparando un altro passo significativo: l’introduzione in Messico del marchio cinese Leapmotor, di cui il gruppo è partner globale per vendite e post-vendita al di fuori della Cina. Dal 2026 debutteranno tre SUV elettrici - B10, C10 e C16 - commercializzati in showroom dedicati, separati dalle reti di Jeep, Dodge e Fiat, per garantire un’identità autonoma al nuovo brand. Il lancio sarà supportato anche dall’acquisizione del 50% della finanziaria locale, un elemento cruciale in un mercato dove l’accesso al credito incide direttamente sulla capacità di vendita di veicoli elettrici e modelli di fascia medio-alta.