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07 Ottobre 2025 - 06:45
I manifesti-shock contro la premier Meloni
“Altro che maranza, la destra ci ruba il futuro”. E’ il testo-shock riportato su alcuni manifesti affissi sui muri di Torino, raffiguranti anche il volto del premier Meloni. La firma? I Giovani democratici. Un gesto che ha scatenato polemiche, specie dopo gli scontri negli ultimi cortei, provocati soprattutto dai “maranza”. «Il Pd è un turista nelle periferie e gioca col fuoco incitando contro il governo una massa di giovani di seconda generazione, sradicati e allo sbando grazie alle sue fallimentari politiche migratorie. Giorgia Meloni ha invece inaugurato a Caivano un modello comunitario per togliere dalla strada i giovani delle periferie che bisogna importare anche a Torino», afferma Maurizio Marrone (FdI).
«Il contenuto dei manifesti è vergognoso e la provocazione alla premier lancia un messaggio fuorviante che apre a interpretazioni pericolose», dichiara Fabrizio Ricca (Lega). «Altro che idee: la sinistra torinese è alla frutta. Trasforma il confronto politico in farsa, insulta il presidente del consiglio, diffonde menzogne e usa i giovani come megafono di odio e propaganda», così Roberto Rosso e Marco Fontana (Forza Italia). «Abbiamo visto i “maranza” a cui i giovani Pd strizzano l’occhio devastare il centro di Torino insieme ad Askatasuna. Il loro manifesto non solo certifica una profonda ignoranza verso il tema, ma rappresenta la sottovalutazione del disagio vissuto dalle nostre periferie», dice Riccardo Combina (Gioventù Nazionale Torino). Ma come replicano gli autori del manifesto? «Una bravata? No, al governo il clima di insicurezza conviene», sostiene il segretario Federico Raia.
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