Piemonte, la radiologia arriva direttamente a casa tua

Di cure domiciliari in Piemonte si è parlato nell’ultima seduta della Commissione Sanità, con al centro i servizi di Radiologia domiciliare. L’assistenza diagnostica e specialistica domiciliare consiste nell’effettuazione, presso il domicilio del paziente, di indagini di semplice esecuzione e di basso contenuto tecnologico a sostegno dei percorsi di de-ospedalizzazione.

«Il proprio domicilio è il primo luogo di cura per i pazienti» è quanto recita il Decreto Ministeriale che, dopo la pandemia da Covid-19, ha riscritto l’organizzazione dei servizi sanitari per i cittadini, promuovendo la sanità territoriale. In particolare, si tratta di programmi di Radiologia domiciliare e di attività di diverse reti specialistiche, come cure palliative e terapia del dolore, che operano direttamente nelle abitazioni dei pazienti.

Powered by

Radiologia a domicilio, il Piemonte consolida la sperimentazione

L’iniziativa, nata nel 2007 alla Città della Salute di Torino, si è progressivamente estesa ad altre aree del Piemonte, comprese le Langhe

«Il Piemonte ha un’esperienza ricca e significativa a partire dal 2007, grazie alla competenza e allo spirito di sacrificio dei nostri operatori sanitari. Più che mai, tuttavia, la Radiologia domiciliare necessita di essere al centro delle politiche regionali per il bene dei pazienti che non possono essere trasportati – spiega il consigliere Luigi Genesio Icardi –. Per rendere più abitabili i comuni delle aree montuose della nostra regione è fondamentale potenziare questi servizi sanitari innovativi, efficaci, affidabili e dai costi contenuti».

«Puntare sulla Radiologia domiciliare significa rispondere in modo concreto ed efficace alle necessità dei pazienti più fragili e delle loro famiglie, contribuendo a diminuire i rischi connessi alla movimentazione dei malati soprattutto nei territori più svantaggiati», ha concluso Icardi.

Esami radiologici senza muoversi da casa: il Piemonte rilancia la radiologia domiciliare

L'audizione lunedì scorso dell'Asl To3 ne ha evidenziato la necessità, al vaglio l'inserimento nel Piano socio-sanitario