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Alta tensione a Torino

Tajani sui Pro-Pal a contestarlo: "Più ci attaccano più cresciamo" e poi la frecciatina su Aska

Scontri e tensioni a Torino fuori dagli Stati generali della Casa: manifestanti pro-Palestina contro la polizia, Tajani replica agli insulti rivendicando l'accoglienza

Tajani sui Pro-Pal a contestarlo: "Più ci attaccano più cresciamo" e poi la frecciatina su Aska

Mentre proprio voltando l'angolo di piazza Carignano volavano le manganellate dei manifestanti Pro-Pal, pronti a sfondare il muro di poliziotti a tutela degli Stati generali della Casa organizzati da Fi questa mattina, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondeva a suo modo ai cori insultanti nei suoi confronti. "Più ci attaccano, come quelli qua fuori, più cresciamo. Ci vogliono impedire di parlare", attacca.

Tajani continua, poi, rivendicando i risultati del Governo. "L'altro ieri sera sono andato a ricevere a Ciampino un centinaio di studenti - ha detto - l'unico Paese al mondo che ha fatto un corridoio universitario. È previsto l'arrivo di altri bambini nei prossimi giorni nei nostri ospedali che stanno curando decine e decine di bambini di Gaza. Che cosa vuol dire questo? Che siamo il Paese al mondo che ha accolto insieme ad altri due o tre paesi arabi, il maggior numero di rifugiati da Gaza. Questo è quello che conta - ha proseguito - il ringraziamento di queste persone, i sorrisi contano molto di più degli slogan di qualche estremista che non si capisce perché non dobbiamo parlare della casa, cosa c'entra la casa con la Palestina non l'ho capito ancora però".

"Per non smentirsi, qualcuno ha pensato, visto che ci troviamo qui a parlare di un argomento così pericoloso e divisivo come la casa, che fosse opportuno organizzare una manifestazione contro quello che sta accadendo in questo teatro", ha invece aggiunto in tono irriverente il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

Nel corso della mattinata le tensioni sono cresciute e due agenti - per quanto si apprende ad ora - sarebbero rimasti feriti. Notizia che spinge il vicepremier a subentrare per un intervento fuori programma: "Omaggiamo i ragazzi che garantiscono la nostra sicurezza. Tra i figli di papà dei centri sociali e i figli dei poliziotti noi non siamo dalla parte figli dei poliziotti", sferza.

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