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a milano malpensa
31 Ottobre 2025 - 13:13
 
												Fotografa l'aereo e EasyJet lo lascia a terra. La strana disavventura dell'oncologo torinese Claudio Zanon
E' rimasto a terra per una foto. E' la curiosa disavventura capitata all'oncologo torinese Claudio Zanon, ex direttore dell'agenzia regionale della salute e attuale direttore scientifico di Motore Sanità che l'altro giorno è stato protagonista di un alterco all'aeroporto di Milano Malpensa, in seguito al quale non ha potuto imbarcarsi sul volo che avrebbe dovuto portarlo in Marocco.
E' stato lui stesso a raccontare a Fanpage.it quanto è avvenuto il 28 ottobre, mentre stava salendo sul volo EasyJet per Marrakech: «Ho scattato una fotografia al muso dell'aereo. L'addetto alla sicurezza, molto agitato, mi ha ordinato di cancellarla per motivi di sicurezza. L'ho fatto, ribadendo che non era giusto perché non stavo violando alcuna legge o regolamento. Allora lui mi ha detto: "Se voglio, non sali neanche sull'aereo"». E in effetti è finita proprio così. Zanon è rimasto a terra «per motivi - secondo la spiegazione di EasyJet - legati alla sicurezza e al benessere di passeggeri ed equipaggio» mentre l'oncologo parla di «abuso di potere».
Resta il "mistero" del motivo per il quale sarebbe vietato fotografare l'aereo sulla pista dell'aeroporto, gesto compiuto regolarmente da gran parte dei passeggeri in attesa di salire a bordo: «Amo fare fotografie - ha spiegato Zanon - così ho preso il telefonino e ho fatto una foto al muso dell'aereo. Un gesto innocuo. In quel momento, però, l'addetto alla sicurezza – che era già molto agitato – mi ha ordinato di cancellare la fotografia per motivi di sicurezza. L'ho fatto, però ci ho tenuto a ribadire che non era giusto dal momento che non stavo violando alcuna legge o regolamento. È allora che lui mi ha detto: "Se voglio, non sale neanche sull'aereo"». La discussione non è finita lì. Zanon infatti è salito a bordo ma l'addetto alla sicurezza ha chiamato la polizia di frontiera. «Al loro arrivo l'addetto alla sicurezza ha detto loro che mi sarei comportato male nei suoi confronti - ha continuato Zanon - Quando ho spiegato loro che il motivo di tutto era stata una fotografia, non mi hanno saputo confermare se fosse legale o meno, salvo che non ci sono cartelli che segnalino il divieto di scattare fotografie, ma che avrebbero dovuto controllare il regolamento. Nonostante questo mi hanno fatto scendere». Prima di scendere però Zanon ha avuto anche occasione di mettere a frutto le sue abilità professionali, visto che ha assistito un passeggero che si era sentito male sull'aereo.
La vicenda non si è conclusa sulla pista. «Il problema non sta tanto nel danno economico ma in questo abuso di potere nei confronti dei viaggiatori. Cose così non possono succedere. Ci deve essere attenzione, rispetto e tutela dei diritti dei viaggiatori» e anche per questo l'oncologo ha chiesto il risarcimento del biglietto e ha annunciato di voler fare un esposto all'Enac. La compagnia EasyJet, in risposta, ha spiegato che «il nostro personale di terra è formato per valutare e gestire al meglio ogni situazione e, sebbene episodi di questo genere siano rari, li affrontiamo con la massima serietà e non tolleriamo comportamenti abusivi o minacciosi».
 L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.
    L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.
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